Giuliano Montaldo: Biografia completa, filmografia completa, scheda Attore

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giuliano montaldo nel 2012 con giacca e camicia blu cravatta e fazzoletto al taschino rossi

Giuliano Montaldo: gli esordi da attore di un grande regista italiano

Giuliano Montaldo è stato un regista, sceneggiatore e attore italiano.
Nato a Genova, si interessa al teatro ancora adolescente e, successivamente, diventa direttore, scenografo, regista e attore di una filodrammatica cittadina. Entra come collaboratore nella Cooperativa Produttori Cinematografici.
Montaldo esordisce nel mondo del cinema come attore. Il regista Carlo Lizzani lo vede recitare a teatro e lo sceglie per interpretare un partigiano nel film “Achtung! Banditi!” (1952), con Andrea Checchi, Gina Lollobrigida e Lamberto Maggiorani.
Terminati gli studi obbligatori, Montaldo inizia a lavorare come spedizioniere e per un falegname, ma, poco dopo, si trasferisce a Roma. Conosce Gillo Pontecorvo, con cui condivide un appartamento (di cui diventa assistente alla regia per “Kapo”, 1960, e che assiste durante le riprese di “La battaglia di Algeri”, 1966) ed Elio Petri.
Negli anni successivi, Montaldo lavora diretto da Francesco Maselli (“Gli sbandati”, 1955; “La donna del giorno”, 1957), Luciano Emmer (“Il momento più bello”, 1957) e, ancora, da Lizzani “Cronache di poveri amanti”, 1954).

I migliori film di Giuliano Montaldo: da “Gli intoccabili” con Cassavetes a “Sacco e Vanzetti”

Nel 1961, Montaldo debutta come regista cinematografico con il film drammatico “Tiro al piccione”, con Eleonora Rossi Drago. Dopo un paio di documentari, tra cui “Genova: Ritratto di una città” (1964), Montaldo dirige film abbastanza eterogenei, drammi, thriller e crime, alternati a film con temi di impegno sociale: “Una bella grinta” (1965), con Renato Salvatori, in concorso a Berlino; “Ad ogni costo” (1967), con Klaus Kinski; “Gli intoccabili” (1969), con John Cassavetes e Peter Falk, in concorso per la Palma d’Oro a Cannes; “Dio è con noi” (1970), con Franco Nero e Bud Spencer; “Sacco e Vanzetti” (1971), con Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciolla e musiche di Ennio Morricone e luci di Vittorio Storaro, in competizione al Festival di Cannes; “Giordano Bruno” (1973), ancora con Volonté; “L’Agnese va a morire” (1976); “Il giocattolo” (1979), con Nino Manfredi; “Il giorno prima” (1987), con Ben Gazzara; “Gli occhiali d’oro” (1987), con Philippe Noiret, Rupert Everett e Valeria Golino, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia; “Tempo di uccidere” (1989), con Nicolas Cage e Ricky Tognazzi; “I demoni di San Pietroburgo” (2008), con Roberto Herlitzka.
Per la Rai, Montaldo dirige la fiction kolossal “Marco Polo” (1982-1983).
Finora, l’ultimo film di Giuliano Montaldo è “L’industriale” (2011), con Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini.

La passione di Montaldo per la lirica

Montaldo è anche un grande appassionato di musica lirica e, nel corso della sua carriera, ha diretto diversi allestimenti operistici: “Turandot” (1983); “Il pipistrello” (1984); “La bohème” (1994); “Otello” (1994); “Il flauto magico” (1995); “Nabucco” (1997); “Un ballo in maschera” (1998).

Giuliano Montaldo attore: i premi per “Tutto quello che vuoi” e le cariche direttive

Pur lavorando come regista e sceneggiatore, Montaldo continua a recitare, diretto da altri registi: “Un eroe borghese” (1995) di e con Michele Placido; “Il caimano” (2006) di Nanni Moretti; “L’abbiamo fatta grossa” (2016) di e con Carlo Verdone; “Tutto quello che vuoi” (2016) di Francesco Bruni, grazie a cui vince un David di Donatello come miglior attore non protagonista e un Nastro d’Argento speciale.
Montaldo riceve un David alla carriera nel 2007 e, nel 2013, ottiene un altro Nastro d’Argento speciale come miglior attore in un documentario con il film “Giuliano Montaldo: Quattro volte vent’anni” (2012) di Marco Spagnoli. Nel 2008, a Venezia, viene insignito del Premio Pietro Bianchi dedicato alle grandi personalità del cinema italiano.
Nel 1995, il regista è direttore artistico della rassegna sul cinema restaurato “Narni, le vie del cinema”.
Dal 1999 al 2004, Montaldo è presidente di Rai Cinema. Tra il 2016 e il 2017, Giuliano Montaldo è presidente del premio David di Donatello. Nel 2014, il regista presiede la giuria di studenti della sezione Venezia Classici della Mostra del Cinema.

La morte di Giuliano Montaldo

Giuliano Montaldo muore a Roma, nel settembre 2023, all’età di 93 anni.

[Photo Credit: G. M. Ireneo Alessi (Sinix Lab) via Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 2.0].

Luogo di nascita: Genoa, Liguria, Italy
Data di nascita: 22/02/1930
Data di morte: 05/09/2023

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