Silvano Spadaccino (03-12-1933)

Intraprende negli anni sessanta l'attività di compositore di colonne sonore con il regista e amico d'infanzia Fernando Di Leo. Esordisce in teatro con Giancarlo Cobelli, nello spettacolo "Can can degli italiani". Quindi passa al teatro sperimentale con Carmelo Bene e Paolo Poli dopo l'incontro con Paolo Villaggio e le serate di avanspettacolo a Roma e Milano: da questi sketch nascerà la saga di Fantozzi. Conosciuto come chitarrista e cantante, è stato anche un valido caratterista che con la sua voce camaleontica ha tratteggiato personaggi a tratti macchiettistici ma divertenti. Alla fine degli anni sessanta è impegnato in una lunga tournée con la compagnia di Domenico Modugno, con lo spettacolo Liolà di Luigi Pirandello; per Modugno scriverà anche alcune canzoni, tra cui Dove, come e quando (con il testo di Mario Castellacci, incisa nell'album Domenico Modugno). Tornato al cabaret con il suo gruppo denominato "I Cantastorie" allestisce una serie di spettacoli con lusinghieri successi di pubblico e di critica, collaborando con autori famosi come Alfonso Gatto ed Enrico Vaime. Per tutti gli anni settanta gira l'Italia con una propria compagnia di cabaret, in cui esordiranno anche cantanti ed attori diventati poi famosi come solisti e protagonisti, da Maria Carta a Francesco De Gregori, da Isa Danieli al Duo di Piadena, da Toni Garrani ad Anna Casalino. Il suo primo film come attore è stato L'assassino ha le mani pulite, (1968), di Vittorio Sindoni, cui hanno seguito Colpo di stato, (1969), di Luciano Salce, ma soprattutto Fantozzi contro tutti (1980), di Neri Parenti, nel ruolo del professor Birkermaier. Ha lavorato circa 15 anni come attore nella compagnia di Enrico Maria Salerno. Il suo ultimo intervento in teatro è con Paolo Villaggio in Delirio di un povero vecchio del 2000. Vive gli ultimi due decenni a Monterotondo, dove muore il 29 dicembre 2010 e qui viene sepolto nel cimitero comunale.

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