La saga di Matrix, un’allegoria transgender, tra cyberpunk e Lewis Carroll

Il film 'Matrix' ha rivoluzionato la storia del cinema e ha inaugurato un franchise che comprende saga cinematografica, cartoni animati, fumetti e videogame.

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La saga di Matrix, un’allegoria transgender, tra cyberpunk e Lewis Carroll

La saga di Matrix ha cambiato la storia del cinema

Uscito nel 1999, con un carico di contenuti filosofici e gnostici coniugato a combattimenti tipici dei film wuxia e del cinema d’azione di Hong Kong portati a un livello coreografico superiore, il film MATRIX (The Matrix) scritto e diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski ha cambiato la storia del cinema, ha rinvigorito il genere cinematografico ed è diventato un fenomeno di costume di portata incalcolabile.
Nonostante gli incassi ultramilionari, i due film successivi, MATRIX RELOADED (The Matrix Reloaded, 2002) e MATRIX REVOLUTIONS (The Matrix Revolutions, 2003), hanno avuto inferiore successo di critica e pubblico, rispetto al primo film della saga. Ma la trilogia cinematografica di Matrix si basa su un progetto complesso, dal forte valore simbolico, che è stato spiegato esplicitamente solo in tempi recenti.
Nel 2021, in un mondo profondamente cambiato dall’uso onnicomprensivo del web, dalla diffusione massiccia degli apparecchi elettronici e dei social, dai conflitti internazionali e dalle emergenze climatiche e sanitarie (tanto da somigliare alla “realtà” di Matrix), e dopo che i Wachowski hanno assunto i nomi e le identità femminili di Lilly e Lana, la saga di Matrix si è rinnovata con un quarto film, RESURRECTIONS (The Matrix Resurrections), interpretato ancora da Keanu Reeves (Neo) e Carrie-Ann Moss (Trinity).

L’uscita di “Matrix” e la rivoluzione del cinema di fantascienza

Nel 1999, il mondo si stava preparando psicologicamente al passaggio agli anni Duemila, indeciso se credere o meno all’imminente catastrofe informatica del Millennium Bug.
Gli amanti del cinema di fantascienza e di avventura sembravano in attesa di un solo film sci-fi, LA MINACCIA FANTASMA (Star Wars: Episode I – The Phantom Menace) di George Lucas. L’uscita nei cinema statunitensi del nuovo film di Star Wars era stata programmata a maggio e gli appassionati del genere pensavano di potersi dire soddisfatti.
In quel momento, Keanu Reeves era un attore famoso anche grazie ad alcuni film d’azione, come SPEED (1994), JOHNNY MNEMONIC (1995) e POINT BREAK (1991), ma il suo nome non era un richiamo tale da contribuire a generare un particolare hype per il film degli allora Fratelli Wachowski. Il resto del cast sembrava poter esercitare sulla platea altrettanto poca attrattiva.
Laurence Fishburne e Hugo Weaving erano attori apprezzati, ma non erano molto noti al grande pubblico. Carrie-Anne Moss era un’attrice praticamente sconosciuta. Ironia della sorte, nel 1993, aveva recitato da protagonista femminile in una serie tv intitolata proprio MATRIX, che, però, non aveva nulla a che fare con il film dei Wachowski.
Dal canto loro, anche i nomi in regia erano degli illustri sconosciuti. Il primo lungometraggio dei Wachowski, il lesbo-thriller BOUND-TORBIDO INGANNO, con Jennifer Tilly e Gina Gershon, era stato distribuito nel 1996, passando abbastanza inosservato e guadagnando meno di 10 milioni di dollari ai box office nazionali.
A dispetto di prospettive non particolarmente incoraggianti, il 31 marzo 1999, nelle sale americane, uscì il film MATRIX, prodotto e distribuito dalla Warner Bros.
Nei soli primi 10 giorni di programmazione negli Stati Uniti, il film guadagnò quasi 67 milioni di dollari. Ne era costati 63. Da marzo ad agosto 1999, solo negli USA, incassò più di 171 milioni.
MATRIX ha vinto 4 Oscar 2000: montaggio, sonoro, montaggio sonoro ed effetti visivi. L’uso massiccio e tecnicamente raffinato delle immagini al rallentatore e dell’effetto speciale bullet time usato nelle numerose scene d’azione per dilatare le caratteristiche spazio-temporali delle azioni è diventato un elemento iconico e distintivo del film.
Con MATRIX, il cinema di fantascienza occidentale ha cambiato volto.

Da questo momento, occhio agli spoiler!

  • Matrix
    Matrix
    1999
    7.9/10 1221 voti
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    “Matrix” (1999): la trama del film. Cosa vuol dire Matrix?

    Il primo film di Matrix unisce in parti equilibrate una visione quasi premonitrice del futuro (in cui il web è concepito come uno spazio digitale in cui le persone hanno una vita virtuale perfettamente separata da quella reale), riferimenti multimediali (tratti da letteratura, cinema, giochi di ruolo e videogame),filosofia, colpi di scena e grande azione.
    Trama ed estetica tipiche del cinema cyberpunk si inseriscono in uno scenario narrativo distopico ispirato al mito della caverna di Platone e a opere dello scrittore e filosofo francese Jean Baudrillard come Simulacri e simulazione (1980), in cui la realtà viene cancellata dalle illusioni del capitalismo. In virtù delle sue caratteristiche narrative, il film anticipa di circa due decenni “l’euforia per il metaverso” [1], un concetto ormai più familiare, grazie all’annuncio del progetto Meta di Mark Zuckerberg, fondatore del social network Facebook.
    In un futuro molto simile al nostro presente, l’anonimo programmatore informatico Thomas Anderson (Keanu Reeves) conduce una seconda vita come hacker, con lo pseudonimo di Neo.
    Braccato dall’Agente Smith (Hugo Weaving) per gli innumerevoli illeciti informatici commessi, Thomas/Neo entra in contatto con altri pirati digitali. Grazie a una pillola rossa, il carismatico hacker Morpheus (Laurence Fishburne) svela a Thomas una verità sconvolgente.
    Esistono due realtà:
    1. quella che viene identificata con l’esistenza quotidiana è il Matrix, una neurosimulazione interattiva priva di conflitti, un contesto virtuale costruito con l’ausilio di strumenti elettronici e software pensato per ricalcare il mondo ante-2000. Il termine latino “matrix” corrisponde a varie definizioni, tra cui “origine” e “fonte” (e, per estensione, “matrice”, cioè un elemento che permette di riprodurre qualcosa, più volte). In matematica, il termine “matrice” indica una tabella ordinata di elementi (numeri, vettori, funzioni, ecc.). Nel mondo informatico, permette di associare dati fra loro. Nel film, identifica la finta realtà generata da un sofisticato programma informatico, un insieme di linee di codice.
    2. Il Matrix maschera la vera realtà, quella in cui gli esseri umani sono fonti di energia naturale sfruttate dalle macchine che, all’inizio del XXI secolo, hanno preso il totale controllo del mondo.
    Morpheus è a capo di una nave, la Nabucodonosor, e di un gruppo di ribelli impegnato a “risvegliare” e proteggere le persone che, pur non conoscendo il concetto di Matrix, sentono di essere alieni al contesto che li circonda e percepiscono alcune strane discrepanze nell’aspetto della vita quotidiana.
    Neo: “Ho avuto un piccolo déjà vu. (…) È passato un gatto nero, davanti a quella porta. E, subito dopo, un altro uguale”.
    Trinity: “Quanto uguale? Lo stesso gatto?”
    Neo: “Forse. Non sono sicuro”.
    Trinity: “Un déjà vu è un’imperfezione di Matrix. Capita quando cambiano qualcosa”.
    Morpheus è convinto che Neo sia l’Eletto, l’individuo atteso da generazioni che dovrebbe essere in grado di decodificare il Matrix, sconfiggere le macchine e salvare l’umanità risvegliata asserragliata nel centro della Terra, in un luogo chiamato Zion.
    Neo riceve una serie di nozioni e abilità per riuscire a combattere nel Matrix ed eludere il controllo degli implacabili Agenti replicabili e ubiqui del mondo fittizio.

  • Matrix Reloaded
    6.2/10 596 voti
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    La trama di “Matrix Reloaded” (2002): l’origine di Matrix e il ruolo dell’Eletto

    Nel secondo film della saga, uscito negli USA nel maggio 2003, viene spiegata l’origine di Matrix e, se pensate che il primo film fosse complicato, non avete idea di quanto sia ingarbugliata la trama di RELOADED.
    Senza dubbio, Neo è l’Eletto e, nel corso del film, acquisisce nuova capacità e poteri extrasensoriali.
    Dopo uno scontro verbale con il Merovingio (Lambert Wilson), uno dei più vecchi e potenti programmi di Matrix, ma supportato dalla moglie Persephone (Monica Bellucci) e con il contributo del Fabbricante di Chiavi (Randall Duk Kim), Neo accede alla Sorgente, la scheda-madre di Matrix, e, qui, incontra l’Architetto (Helmut Bakaitis), l’entità artificiale che ha creato e controlla il Matrix.
    Dall’Architetto, Neo apprende che Matrix è un sistema molto antico e che, prima di quella attuale, ne sono esistite altre 5 versioni. Tutte le precedenti versioni di Matrix sono fallite rovinosamente, perché gli esseri umani ne hanno percepito la natura fittizia e le hanno rifiutate istintivamente. L’ultima versione del programma è stata creata dall’Architetto con il contributo di un altro programma, l’Oracolo (Gloria Foster, nei primi due film; Mary Alice, nel terzo). Quella che viene definita la “madre di Matrix” (una fumatrice incallita esperta di biscotti ispirata alla nonna delle Wachowski), è un programma creato per indurre nella psiche umana una possibilità di scelta a livello inconscio. In qualche modo, è l’Oracolo che dà origine alla ribellione.
    L’ultima versione di Matrix ha incontrato il favore della maggioranza quasi totale degli esseri umani. I pochi contrari si sono riuniti a Zion, dando vita alla sacca dei ribelli. Ma anche la ribellione è un elemento previsto da Matrix.
    Periodicamente, quando il numero dei ribelli cresce, le macchine raggiungono Zion e distruggono la cittadella. Se, però, ciò avvenisse in un momento di crash del programma, l’intera umanità verrebbe distrutta e le macchine non avrebbero più a disposizione la propria fonte di energia.
    Perciò, ogni versione di Matrix ha un Eletto (The One) e ciascun Eletto ha due ruoli:
    – è portatore del codice originale che permette all’Architetto di aggiornare il programma, evitando che vada in crash;
    – dopo ogni distruzione, sceglie le 23 persone (16 donne e 7 uomini) che formano il nuovo gruppo di ribelli di Zion.

  • Matrix Revolutions
    6.3/10 542 voti
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    La trama di “Matrix Revolutions” (2003): la fine della trilogia

    Il terzo film della saga di Matrix uscì nei cinema americani nel novembre 2003, pochi mesi dopo RELOADED.
    Dopo le innovazioni visive e tematiche del primo titolo della trilogia e la complessità narrativa del secondo capitolo, il terzo film della saga è più lineare, si concentra su interminabili serie di combattimenti ed è caratterizzato da un finale inaspettamente carico di positività.
    La resa dei conti tra macchine e uomini è vicina. Combattendo contro le sentinelle meccaniche (le “seppie”), alla fine del secondo film, Neo ha appreso di aver acquisito poteri tali da poter agire come Eletto non solo in Matrix, ma anche nel mondo reale. Pure l’Agente Smith è sempre più potente: le sue capacità controbilanciano quelle di Neo, poiché rappresenta una sorta di alter ego malvagio dell’Eletto, il suo “negativo”.
    Zion sta per essere distrutta. Nel corso della lunga battaglia, Neo perde Trinity. Al culmine di uno scontro con l’Agente Smith, Neo comprende che l’unico modo per fermare le macchine e salvare i ribelli è essere eliminato. Per sopraffare il nemico, in Matrix, l’Agente Smith si sovrascrive a Neo, che muore. Nella realtà, il sistema si attiva all’istante per cancellare definitivamente Smith e tutte le sue copie.
    L’assalto delle macchine a Zion si ferma, i danni causati dall’Agente Smith vengono riparati. Il sacrificio dell’Eletto non è stato vano. L’Oracolo e l’Architetto giungono a un accordo: gli uomini potranno scegliere in totale libertà se continuare a vivere in Matrix o diventare abitanti di Zion.
    L’impostazione binaria della società è esplosa e scegliere come vivere è una opzione reale.

La trilogia di Matrix è un’allegoria transgender

A decenni di distanza dal debutto epocale di MATRIX, nel 2020, è arrivata la conferma che il progetto Matrix era stato elaborato come un’allegoria transgender, “un’allegoria-manifesto del non riconoscersi nel proprio sesso biologico” [2].
Nel primo film, Neo percepisce che il mondo che conosce gli causa stati depressivi e ansiogeni (disforia). Il protagonista di MATRIX prova un costante disagio, come i Wachowski, imprigionati in una dimensione fisica e in un’identità di genere che li opprime. In sostanza, il Matrix di Neo rappresenta il binarismo di genere. “All’epoca, [il film] era stato concepito così, ma il mondo, il mondo delle imprese [cinematografiche], non era ancora pronto”, ha spiegato Lilly Wachowski in una video intervista rilasciata a Netflix.
I Wachowski hanno disseminato la trilogia di indizi riferiti alla transessualità. Per esempio, l’Agente Smith si rivolge sempre a Neo, chiamandolo “Signor Anderson”, dimostrando di non accettare l’identità corrispondente alla sua transizione. Neo, in quanto Eletto, viene definito come “un’anomalia” di Matrix che deve essere eliminata. E così via.
A lungo, Lilly e Lana Wachowski hanno patito la propria disforia di genere e hanno vissuto gran parte della propria vita in corpi maschili, identificate da un genere sessuale biologico che non poteva rappresentarle in alcun modo.
“Per anni non sono riuscita nemmeno a pronunciare le parole transgender o transessuale. Quando ho iniziato ad ammetterlo a me stessa, sapevo che, alla fine, avrei dovuto dirlo ai miei genitori, a mio fratello e alle mie sorelle”, ha spiegato Lilly [3], che ha rivelato al mondo la sua identità trans nel 2016. La fantascienza e il fantasy ludico, come il gioco di ruolo Dungeons & Dragons, hanno permesso ai Wachowski di affrontare argomenti a cui non riuscivano ad associare nessuna parola conosciuta. “MATRIX era incentrato sul desiderio di trasformazione” e, prima di concretizzarsi in un film grazie alla Warner, il progetto era in fase di sviluppo fin dal 1994.
Attraverso il cinema (sceneggiato, diretto, prodotto), i fumetti (all’inizio degli anni Novanta, i Wachowski avevano iniziato a collaborare come sceneggiatori con la Marvel Comics) e le serie tv (SENSE8, 2015-2018), Lana e Lilly hanno sempre parlato di identità e fluidità di genere.
In particolare, con la prima trilogia di Matrix, gli allora Andy e Larry Wachowski hanno iniziato ad annunciare al mondo la necessità di un cambiamento che, dalla scala personale, è riuscito a parlare (in codice) a un ampio numero di persone sensibili all’argomento.

  • Matrix Resurrections
    5.9/10 88 voti
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    “Matrix Resurrections” (2021): il quarto film della saga

    Distribuito negli USA a fine 2021, RESURRECTIONS è arrivato a più di 20 anni di distanza dal primo film di MATRIX, quando nessuno immaginava davvero che la saga potesse contemplare un nuovo titolo. Delle Wachowski, solo Lana ha curato la sceneggiatura del quarto film (insieme a David Mitchell e Aleksandar Hemon) e la regia. Nel 2019, Lilly ha spiegato di aver voluto prendere una pausa dalla fantascienza. “C’è sempre un sottotesto favoloso nella fantascienza. [Ma] Da quando ho fatto la mia transizione, non sono molto interessata al sottotesto”.
    Alla fine di RELOADED, Neo muore, sia nel Matrix che nella realtà. Allora, chi è questo Thomas Anderson interpretato da Keanu Reeves che soffre di strane allucinazioni per cui è in cura da uno psichiatra e che percepisce che, nella realtà in cui agisce, c’è qualcosa di strano che non riesce a definire?
    Lana Wachowski ha spiegato che tornare nel mondo di Matrix l’ha aiutata ad affrontare la morte dei propri genitori. “Una notte piangevo e non potevo dormire e dal mio cervello è saltata fuori questa storia. Non potevo avere con me mia madre e mio padre, ma, improvvisamente, ho avuto Neo e Trinity, probabilmente, i due personaggi più importanti della mia vita. Mi ha dato subito conforto rivederli vivi ed è stato semplicissimo. Puoi guardarlie e dire: ‘Okay, queste due persone muoiono e, okay, ora riporta queste due persone in vita e -oh!- non ti fa sentire bene?’ Sì, è stato così! Questo è ciò che fa l’arte e questo è ciò che fanno le storie: ci confortano.

I film che hanno influenzato la saga di Matrix

Non ci stanchiamo di ripeterlo: MATRIX rappresenta una rivoluzione, nella storia del cinema. Nel 2012, il primo film della saga delle Wachowski è stato inserito dalla National Library (la biblioteca nazionale degli Stati Uniti) nel National Film Registry, una lista dei film americani da preservare che viene aggiornata annualmente. Ma, nella sua estrema originalità, MATRIX contiene elementi e caratteristiche tratti da altri contesti.
Un famoso aforisma attribuito al pittore Pablo Picasso recita: “I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano”. Le Sorelle Wachowski hanno imparato benissimo questa lezione.
È come se le Wachowski abbiano preso le parti migliori di tutto ciò che gli piace, per costruire un oggetto assolutamente inedito.
Con MATRIX, hanno saputo attingere da letteratura, cinema, estetica, psicologia e filosofia, per creare qualcosa di completamente diverso, come direbbero i Monty Python.
Nel corso degli anni e delle interviste concesse in deroga alla clausola di “non pubblicità” inserita nei loro contratti, Lana e Lilly hanno spiegato quali sono stati le fonti e i film che hanno condizionato la creazione della saga di Matrix.
Lewis Carroll, William Gibson, Philip K. Dick, le fiabe europee, la mitologia greca e la Bibbia sono tra i principali riferimenti letterari di Matrix. Lo gnosticismo (e la lettura esoterica della realtà), le religioni orientali, la psicologia evoluzionista, i testi di Kevin Kelly su cibernetica, entropia negativa e teoria del caos e le teorie sociopolitiche di Jean Baudrillard costituiscono il terreno fertile su cui sono state innestate con profitto innumerevoli suggestioni pop.
In una intervista rilasciata nel 1999 al New York Times, le Wachowski hanno dichiarato di aver studiato le filmografie di registi molto diversi fra loro, da John Huston a Fritz Lang, passando per i film di kung fu, Billy Wilder e Ridley Scott.
GUERRE STELLARI (Star Wars, 1977) di Lucas le fece impazzire, quando videro il film per la prima volta.
Con particolare riferimento alle complicate coreografie di lotta dei film cinesi wuxia e agli action movie di Hong Kong, il cinema asiatico è uno dei riferimenti principali dell’immaginario delle Wachowski. In sostanza, senza le sparatorie impossibili e il gun fu style di John Woo e film come HARD BOILED (1992), oppure FIST OF LEGEND (Jing wu ying xiong, 1994) di Gordon Chan con Jet Li, è molto probabile che MATRIX non avrebbe trovato la sua migliore forma e forza espressiva.
Uno degli influssi cinematografici fondamentali che ha agito sulla sceneggiatura di MATRIX è il film 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO (2001: A Space Odissey, ) di Stanley Kubrick, che Andy e Larry videro quando erano ancora dei bambini e da cui rimasero profondamente impressionati. In particolare, sia nel film di Kubrick che in MATRIX, emerge un’intelligenza artificiale che tenta di soverchiare l’Uomo, assoggettandolo.
Dal punto di vista tecnico, l’esperto di effetti speciali John C. Gaeta, che, nella saga di Matrix, ha coniugato il bullet time con la tecnologia chroma key e la computer graphic 3D per rendere spettacolari i ralenti di elementi in movimento, ha dichiarato di essere stato ispirato dall’anime cult AKIRA (1988) di Otomo Katsuhiro, in cui il protagonista (come Neo di Matrix) è un eroe cyberpunk che acquisisce incredibili superpoteri.
E, a proposito di film a cartoni animati giapponesi, l’influsso su MATRIX dell’anime di fantascienza GHOST IN THE SHELL (1995) di Oshii Mamoru è innegabile. I risvolti sociali e filosofici, il rapporto tra essere umano e Rete, l’esistenza di robot senzienti, l’ambientazione oscura, la presenza di hacker e doppie identità e perfino il dress code dei personaggi sono fortemente debitori della saga di Ghost in the Shell.

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Film come Matrix

Esistono film come MATRIX? Diciamo di no. Il progetto delle Wachowski è così articolato e carico di messaggi specifici da non avere pari. Però, oltre ai film citati che hanno influenzato il soggetto originale della saga, ci sono molti titoli cinematografici che, per argomenti e scelte estetiche, hanno molti punti in comune con la saga di Matrix.
L’esempio più lampante è il film IL TREDICESIMO PIANO (The Thirteenth Floor, 1999) di Josef Rusnak, ispirato al romanzo Simulacron 3 (1964) di Daniel F. Galouye. Meno filosofico del film delle Wachowski e virato essenzialmente sul genere noir, IL TREDICESIMO PIANO condivide con MATRIX molti concetti, dalla realtà virtuale ai corpi sintetici (avatar). Se non fosse uscito nei cinema americani nello stesso anno di MATRIX e non fosse stato travolto e offuscato dal successo del film con Keanu Reeves, avrebbe avuto maggior fortuna?
Vi proponiamo una breve lista di film che affrontano temi molto simili a quelli trattati nella saga di Matrix: ibridazione uomo-macchina, sofisticati software senzienti, pluralità di realtà, sonno e/o risveglio della Mente, tecnocrazia.
Avete altri titoli da suggerirci? Segnalateli nei commenti a questo approfondimento e motivate le vostre scelte.

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  • The Animatrix
    7.2/10 78 voti
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    Le derivazioni di Matrix: cartoni animati, fumetti e videogame

    Il successo del primo film di Matrix ha dato vita non solo ai successivi due film della trilogia e, dopo vent’anni, al quarto film della saga, RESURRECTIONS. Il concept di Matrix ha generato anche una serie di opere multimediali collegate al contesto generale della saga.
    È il caso del film di animazione a episodi ANIMATRIX (2003), con corti firmati da vari registi, tra cui il giapponese Watanabe Shin’chiro, autore dell’anime sci-fi COWBOY BEBOP (1998), che ha diretto Episodio#04: Storia di un ragazzo (Kid’s Story) e Episodio #08: Detective story (A Detective Story).
    Dal 1999 al 2003, sul sito ufficiale di Matrix, sono stati pubblicati gratuitamente The Matrix Comics, una serie di fumetti, webcomics, racconti e artwork ambientati nell’universo di Matrix.
    A partire dall’inizio degli anni Duemila, sono stati distribuiti alcuni videogiochi d’azione ispirati al mondo di Matrix. Enter the Matrix (2003) si svolge parallelamente alla trama di RELOADED. The Matrix: Path of Neo (2005) ricalca lo sviluppo narrativo della trilogia originale, con una sostanziale modifica del finale. The Matrix Online (2005) è il sequel ufficiale della trilogia cinematografica.

Come vedere la saga di Matrix in ordine cronologico, compresi corti, fumetti e videogiochi

Per rispettare la logica narrativa del progetto, i film che compongono la saga di Matrix devono essere visti secondo l’ordine di uscita nei cinema:
1. MATRIX (1999);
2. MATRIX RELOADED (2003);
3. MATRIX REVOLUTIONS (2003);
4. MATRIX RESURRECTIONS (2021).
Però, la timeline di Matrix può essere integrata con gli altri elementi del franchise, cioè i cortometraggi di ANIMATRIX e i videogiochi. In questo modo, in accordo con il sito matrix.fandom.com, l’ordine cronologico della saga di Matrix è il seguente:
1. Il secondo Rinascimento Parte 1+Parte 2 (The Second Renaissance Part 1+Part 2, cortometraggio, 2003): scritto dalle Wachowski, il corto racconta l’ascesa delle macchine;
2. Bits and Pieces of Information (fumetto, 1999): racconta una parte della storia narrata ne Il secondo Rinascimento;
3. The Miller’s Tale (fumetto, 2002): un giovane Morpheus ascolta una storia legata alle origini di Zion;
4. The Man Who Knew Too Much (webcomic, 1999): un uomo, Harold Hobbs, scrive un diario in cui racconta che stanno succedendo “cose strane” e inizia a divagare, a proposito di hacker, fine del mondo e pillole rosse;
5. Detective Story (A Detective Story, cortometraggio, 2003): il detective privato Ash viene incaricato di catturare una pericolosa hacker chiamata Trinity;
6. MATRIX (film, 1999);
7. Storia di un ragazzo (Kid’s Story, cortometraggio, 2003): così come era stato contattato da Trinity, Neo aggancia un altro hacker, The Kid (il ragazzo);
8. Day In… Day Out (webcomic): nel Matrix, si scontrano “pillole rosse” e “pillole blu”.
9. L’ultimo volo della Osiris (Final Flight of the Osiris, cortometraggio, 2003): si racconta l’ultimo volo della nave Osiris;
10. Enter the Matrix (videogame, 2003): inizia dove termina il viaggio della Osiris e si svolge parallelamente alla trama del film RELOADED;
11. MATRIX RELOADED (film, 2003);
12. MATRIX REVOLUTIONS (film, 2003);
13. The Matrix: Path of Neo (videogame, 2005): si svolge parallelamente alla trilogia cinematografica;
14. I Kant (fumetto, 2004): la storia ruota intorno al personaggio di The Kid;
15. The Matrix Online (videogame, 2005): l’azione si svolge dopo la fine del terzo film della saga;
16. Saviors (fumetto, 2004): uno dei ribelli fa un patto con le macchine e tradisce i suoi compagni;
17. A Path Among Stones (fumetto, 2004): una bambina sostiene che la realtà è fatta di bugie;
18. Aldilà (Beyond, cortometraggio, 2003): in una porzione del Matrix, sono presenti alcuni errori (bug) che generano una sospensione delle normali leggi della fisica.
19. MATRIX RESURRECTIONS (2021).

Dove vedere i film di Matrix in streaming

Se i film di Matrix non sono previsti nella programmazione tv, su qualche canale del digitale terrestre o non ne avete una copia dvd o Blu-Ray a portata di mano, potete provare a recuperarli in streaming legale.
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Siete pronti a entrare nella tana del Bianconiglio?

Altre fonti consultate

[1] Michela Murgia, Elena Tagliaferri, podcast Le sorelle Wachowski, in Morgana, su storielibere.fm.
[2] Michela Murgia, Elena Tagliaferri, op. cit.
[3] Alexsandar Hemon, Beyond the Matrix, in The New Yorker, 3 settembre 2012.
The Matrix is a ‘trans metaphor’, Lilly Wachowski says, su BBC.com, 7 agosto 2020.
Alex Taylor, The Matrix’s real-world legacy – from red pill incels to conspiracies and deepfakes, su BBC.com, 21 dicembre 2021.
Paolo Riberi,  Pillola rossa o loggia nera? Messaggi gnostici nel cinema tra Matrix, Westworld e Twin Peaks, Lindau, 2017.
The Matrix Wiki.
Per i dati ai botteghini statunitensi: Box Office Mojo.

1 commento

  1. Stefania / 31 Dicembre 2021

    Per chi fosse interessato a ripassare la trilogia di Matrix, in attesa di vedere Matrix Revolutions, nei cinema italiani dall’1 gennaio…

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