Recensione su Valerian e la città dei mille pianeti

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Valerian e la città dei mille pianeti
Regia:

Il voto sarebbe un 7.5 / 25 Settembre 2017 in Valerian e la città dei mille pianeti

Splendido film di fantascienza di Luc Besson.
Belle le immagini iniziali con i vari incontri, sulle note di David Bowie, sulla stazione orbitale Alpha che continua a crescere di dimensioni fino a diventare una enorme città.
Poi l’azione si sposta sul pianeta Mul dove una popolazione aliena vive in tranquillità raccogliendo perle (dotate di una grande energia) finchè la loro pace non viene interrotta da una serie di esplosioni.
Improvvisamente Valerian (Dane DeHaan) si sveglia con ancora quelle immagini in testa e cerca di concentrarsi sulla missione in cui è impegnato insieme a Lorelaine (la splendida modella Cara Delevingne già vista al cinema in Suicide Squad e La città di carta).
La prima missione dei due al Big Market del pianeta Kirian è fantastica: per azione, visioni (l’alternanza tra la realtà e il mondo virtuale in cui Valerian si immerge) e ritmo. Quasi un peccato (uno dei pochi) che non sia replicata in altre simili perchè poi Valerian e Lorelaine sono impegnati alla stazione Alpha dove dovranno proteggere l’ambiguo comandante Filitt (Clive Owen) durante una conferenza interplanetaria.
Il film non ha quasi un attimo di pausa, simpatici i 3 “mercenari” alieni che cercano di vendere ogni informazione possibile; fantastica la missione esterna ma interessante anche la stazione Alpha, la città dei Mille pianeti del titolo, raffigurata come una grandissima città suddivisa quasi in settori dove possiamo trovare ambienti e popolazioni completamente differenti.
Mi è piaciuto anche il rapporto tra Valerian e Lorelaine pronti a punzecchiarsi a ogni occasione ma anche di correre uno in aiuto dell’altro appena uno dei due è in difficoltà.
Bella l’apparizione e l’esibizione di Rihanna nei panni di Bubble, trasformista particolare (un mix tra Arturo Brachetti e un’artista di Burlesque); da citare anche Ethan Hawke nei panni di Jolly, il gestore del “club” dove si esibisce Bubble. Cameo di Rutger Hauer come presidente della federazione umana.

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