Recensione su 2000 Maniaci

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H.G Lewis padre del gore / 29 Novembre 2016 in 2000 Maniaci

Interpretazioni ridicole, fotografia scadente e un contesto narrativo pressoché inesistente.
Si direbbe che Two Thousand Maniacs è un film da evitare.
E invece, diviene cult proprio nella sua natura di perfetto b-movie da drive-in.
Strimpellate di banjo, belle pupe e sangue sono la ricetta per il perfetto intrattenimento trash.
Inizialmente ci si chiede cosa diamine si stia vedendo ma nel momento in cui si è spettatori della prima, inaspettata scena gore, si rimane allibiti ed impressionati, soprattutto perché ne seguirà una, violentissima, per quanto si sia consci e si riconoscano i trucchi del mestiere.
Nuovi modi per massacrare innocenti e attraenti pin up verranno ingenuamente architettati per divertire e sconvolgere lo spettatore, con tono festoso da sagra contadina.
Scene violente di sorprendente impatto per essere un film di 50 anni fa che lo si ama per ogni sua imperfezione.
Certo, sostenere la recitazione montatissima e ridicolmente enfatizzata non riesce sempre durante la durata del film, nelle sue risate forzatissime e i personaggi che seguono lo stereotipo degli hillbilly, ma se si entra nel contesto, Two Thousand Maniacs saprà divenire per voi un classico, considerando soprattutto l’influenza e l’importanza storica di aver introdotto il gore sul grande schermo, con nonchalance e goliardia.
L’inizio di un’era.

Il voto è brutto quanto il film in sé, ma quando si ha a che fare con i cult non è mai facile perché si dovesse giudicare per quel che mostra, si rasenterebbe lo zero. Però il cult trascendette ogni metro di giudizio.
10 per esser cult, 4 regalatissimo per quel che concretamente è.

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