Recensione su Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque Armate

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Finalmente lo strazio è finito / 11 Gennaio 2015 in Lo Hobbit - La battaglia delle Cinque Armate

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Come da titolo, finalmente è terminata questa tremenda trilogia del sommo vate Peter Jackson, e difficilmente poteva farlo in modo peggiore. Qualcosa di buono in più rispetto al secondo film c’è, ma rimane sempre un prodotto stupido, ampiamente insufficiente, che lascia intuire ancora una volta come l’idea di fare una trilogia fosse dettata da fini meramente monetari piuttosto che dal voler approfondire i vari aspetti del libro rimasti oscuri.
Come nella recensione del secondo film, mi limiterò a un riassunto delle cose trovate brutte brutte:
– Già l’inizio del film non lascia presagire nulla di buono, con Smaug solito pirla che si fa fregare da Bard novello balestriere con la spalla del figliuolo
– La storia d’amore tra l’inutile Tauriel e il falso nano Kili (tra l’altro, quante volte in totale si sono incontrati? due?), con Legolas spudoratamente, e meritatamente, relegato nella friendzone
– Inutili Tremors selvatici
– I nani in schieramento difensivo attendono gli orchi e..gli elfi balzano sulle loro teste per andare all’attacco? Non ha alcun senso! Mandare all’aria una posizione favorevole oltre che umiliare i nani, not bad Peter. Battaglia noiosa e senza pathos, ad ogni modo
– Bard e il carretto
– Le patetiche scenette “comiche” col consigliere del reggente
– Galadriel novella Samara con tanto di scene epilettiche a caso
– Beorn relegato ad una scenetta di cinque secondi, quando il suo ruolo era infinitamente più importante
– Quello spocchioso di Thranduil che cavalca uno scomodissimo alce senza bardature (a differenza dell’amico cinghiale di Dain), il quale per l’appunto muore praticamente subito
– “Super Mario” Legolas, che oltre a saper camminare su pietre volanti (tranquillamente la scena più deficiente di tutta la trilogia) e farsi trasportare da caparbi uccellacci, dimostra anche innate doti da wrestler con una magnifica hurricanrana stile Rey Mysterio

Nel mezzo tanta, tanta noia, interrotta giusto da qualche scena piacevole, come il combattimento di Saruman, i deliri di Thorin ad Erebor (venuti piuttosto bene) e il combattimento tra Thorin ed Azog (anche se il nano si comporta da fesso, cliché), oltre ad aver ridotto al lumicino le scene con Radagast. Bellino il finale, anche se terribilmente frettoloso.
Altro appunto: diverse cose sono lasciate in sospeso nel film: dove prende il nuovo bastone Gandalf? Come si è ripreso dalla prigionia a Dol Guldur? Da dove sono sbucati i caproni di montagna? E l’incoronazione di Dain? Di Brand? E i tanti bei dialoghi con protagonista Bilbo? Ebbene, tutto questo avrà risposta nell’extended edition in ben 30 minuti di scene inedite. Devo giudicare un film monco dunque? Mettere queste scene direttamente nel film (che tra l’altro dura molto meno del secondo film) era una cosa così grave? Non è come nella trilogia del Signore degli Anelli dove le scene tagliate sono solo un gustoso di più, ininfluente alla trama (tranne la morte di Saruman), qui si tratta di elementi portanti della storia!
Complimenti Peter, hai gonfiato il tuo portafoglio e ci hai lasciato una schifezza di trilogia, non potrai che esserne fiero ed orgoglioso. E nonostante tutto c’è gente che rifila voti altissimi a questo film. Boh, contenti voi.

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