Recensione su La ragazza del treno

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Impalpabile / 15 Febbraio 2018 in La ragazza del treno

Ho letto il romanzo da cui è tratto il film qualche mese fa e, forse, il ricordo della lettura era troppo fresco, per permettermi di essere coinvolta appieno dal film, davvero molto fedele al romanzo, location a parte (qui, dintorni di New York; là, di Londra).
Però, forse anche per questo (e di ciò un po’ mi dolgo), mi è sembrato un lavoro abbastanza mediocre, mal raccontato (personaggi incolori) e con qualche discutibile accorgimento tecnico (in particolare, un montaggio che sovrabbonda di incomprensibili ralenti).

Un dettaglio mal rappresentato che, al contrario, avrebbe dovuto costituire l’elemento fondante della vicenda è la distanza/vicinanza tra la ferrovia e le case osservate dalla protagonista: fisicamente, sono troppo distanti perché lei possa davvero cogliere i dettagli relativi ai suoi occupanti così come vengono “sfruttati” nel racconto. Neanche avesse una vista bionica…
Di buono (ma ciò è legato alla sua matrice letteraria e non al lavoro in fase di sceneggiatura), c’è che si fa veicolo di un messaggio drammatico: si parla di abusi fisici e della pratica della violenta manipolazione psicologica su persone remissive o deboli per cause esogene.
D’altro canto, il problema della dipendenza dall’alcool è rappresentato in maniera proprio inconsistente: la protagonista non sembra mai realmente sopraffatta da questo problema.

Emily Blunt è, a tratti, convincente, ma, nel complesso, non mi è parsa molto credibile nell’interpretare un’alcolizzata grave.

2 commenti

  1. TraianosLive / 15 Febbraio 2018

    Come ho già scritto nella mia recensione è l’alcol che potenzia la vista della Blunt…tipo superpotere 😀

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