Recensione su The Duke of Burgundy

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“Pinastri” / 19 Novembre 2017 in The Duke of Burgundy

The Duke of Burgundy è un film estremamente sensuale.e raffinato, che raffigura un rapporto saffico tra due donne, apparentemente appartenenti ad un ceto diverso: la prima, matura ed intellettuale, dall’aspetto severo; la seconda più giovane, che lavora come tutto fare alla sua mercé.
Tra le due c’è una complicità che sfocia nella sottomissione, premeditata ed organizzata secondo i dettami dell’amante più giovane: è infatti lei che prende iniziativa, chiedendo come venir punita, in una interpretazioni dei ruoli che le permette di esser sgridata per delle disattenzioni relative al suo impiego.
Ci si accorge però di come la parte sottomessa sia in realtà quella dominante mentre la donna matura si mostra più fragile, laddove forse sente maggiormente le responsabilità all’interno di questa relazione nel dover accontentare le esigenze della sua partner più giovane, la quale si aspetta anche che le sue fantasie vengano anticipate. È un ruolo scomodo, di una donna che vorrebbe soltanto amare ma che si ritrova a dover accontentare la sua amante con pratiche di dominazione per mantenere accesa la passione.
Inquadrature di classe sopraffina, in un contesto apparentemente surrealistico,, forse distopico: nel film appaiono soltanto donne e la controversa ossessione per le farfalle – ma per tutti i coleotteri – fa credere che possa esser addirittura la valuta corrente, in base alla rarità delle creature.
È un film che scorre lentamente, ma che saprà affascinarvi anche grazie alla bellezza delle due protagoniste.

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