Recensione su Ultimatum alla Terra

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28 Febbraio 2011

Peccato. Peccato è la prima parola che mi viene in mente guardando questo film. E’ ben girato, le scene e gli effetti speciali sono curati (vedi le cavallette di metallo e il robottone monocolare preso in prestito dal film originale del 1951), ma la trama lascia molto a desiderare. Ho avuto l’impressione che fosse, più che un film di fantascienza, una paternale su quanto stiamo trattando male la terra, sulla fallibilità umana e di quanto poco ci meritiamo il posto in cui viviamo. Come se chi ci ha osservato per anni da chissà dove non sapesse già come siamo fatti e avesse bisogno di un ulteriore conferma della natura umana mandando uno di loro in mezzo a noi. Il risultato è che la storia ne viene fuori senza un senso logico ed è troppo piena di sentimentalismi inutili e amore gratuito. Se è vero che per la terra noi siamo come un virus l’amore non può essere una soluzione e nemmeno una scusa.
Per quanto mi riguarda robot e amore in questo film non sono per niente compatibili.

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