Recensione su The Circle

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Brutto e pericoloso / 29 Settembre 2017 in The Circle

Questo è un film brutto, indubbiamente. Le repentine metamorfosi della protagonista, da ingenua novizia a insider entusiasta e infine ad ambigua ribelle, sono presentate in modo poco convincente. Il personaggio di Ty Lafitte riesce non si sa come a restare anonimo in un ambiente di controlli pervasivi. E così via.
Ma è anche forse un film pericoloso. Le insidie del social network al centro del film sono quasi tutte talmente estreme – per esempio, la protagonista ha soltanto tre minuti a disposizione per servirsi del bagno prima che la trasmissione video in diretta di tutto ciò che fa riprenda – da risultare ben poco credibili, almeno nel contesto culturale attuale. Al confronto, i social network reali sembrano modelli di rispetto della privacy – e invece non lo sono. Film come questo possono desensibilizzare il pubblico nei confronti dei pericoli reali, più complessi e difficili da comprendere rispetto a questa ingenua distopia. L’assalto alla democrazia non avverrà imponendo la registrazione a un social network a tutti i cittadini di un paese – misura grossolana e incredibile – ma vendendo a chi se lo può permettere i dati personali degli utenti, per indirizzare loro campagne elettorali fatte su misura; oppure diffondendo notizie false che colpiscano gli avversari politici. Sta già avvenendo, è già avvenuto. Non facciamoci distrarre dai baubau più scontati.

1 commento

  1. Stefania / 29 Settembre 2017

    Il film non l’ho ancora visto, ma (purparlé), se non ricordo male, il dettaglio dei “3 minuti per il bagno” è presente anche nel romanzo di Eggers da cui è tratto. Certe esagerazioni arrivano da lontano, quindi:D
    Trovo molto interessante la tua riflessione, ovvero l’abbassamento della soglia di attenzione nei riguardi dell’invasività del web in funzione di racconti di questo tipo.

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