3 Novembre 2014 in Overlook Hotel - Stanza 237
irritante, una delusione totale. mi aspettavo qualcosa di meglio dei vaneggi di quattro cialtroni che inseriscono a forza significati nascosti laddove non ce ne sono. a volte, un film è solo un film e una nuvola è solo una dannata nuvola. l’unico passaggio interessante è la teoria dello spazio-overlook hotel interpretabile come rappresentazione della mente dei protagonisti, esplorato sul piano fisico e conseguentemente psicologico dal “medium” danny durante i suoi giri sul triciclo. ma ben presto, ahimè, anche questa interpretazione perde di senso perchè se è facile prendere per buona la stanza 237 con relativa donna nuda come immagine dei desideri inconsci del padre, meno digeribile risulta la rappresentazione della madre come… due gemelle che vogliono giocare. oltretutto, tanti vaneggi su quali basi? sappiamo bene che il soggetto non è di kubrik ma di stephen king e che, nonostante alcune rilevanti modifiche del regista, l’impianto generale è all’80% quello di stephen king. ergo, come volerci dare a bere che certi accorgimenti siano frutto della mente visionaria e geniale (Q. I. 200, ribadiamolo) di kubrik? o che lo siano per metà? mistero.
da sottolineare, comunque, la presenza di alcune scene inedite (perlomeno, io non le avevo mai viste).