Recensione su Mr. Robot

/ 20158.1247 voti
serie tvMr. Robot
Creata da:

Cyber disagio / 9 Giugno 2016 in Mr. Robot

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Prima stagione
Fincheriana nell’estetica e per ispirazione narrativa (come non prendere in considerazione, per tanti motivi, il suo celeberrimo adattamento del Fight Club di Palahniuk?), questa serie tv si è rivelata un intrattenimento originale e interessante, in grado di far riflettere sull’uso della tecnologia e della Rete, e di come e quanto ogni singolo aspetto della nostra vita, oggi, sia ad esse legato e da esse condizionato.
La schizofrenia del protagonista non è fisica ed esclusiva: il suo desiderio costante di violare gli account dei propri conoscenti (e quelli dei conoscenti dei conoscenti, ad libitum) è solo una forma amplificata e ragionata (?), benché (o forse proprio perché) maniacale, del comune ficcanasare nelle vite altrui attraverso i social.
Ciò che mi incuriosisce (e spaventa, parimenti) è la rappresentazione del nuovo ordine sociale che dovrebbe essere il protagonista della seconda stagione della serie tv.

Voto prima stagione: 8

Seconda stagione
Pur mantenendosi altissima la qualità generale della serie tv, la seconda stagione non mi ha acchiappata fino a che non ho visto il sesto episodio, quello in cui Eliot è in viaggio con la famiglia in un contesto più straniante del solito, in puro stile sitcom anni Ottanta (con tanto di comparsate dell’alieno Alf!).
Da quel momento, ciò che mi era sembrato fino ad allora un curioso girotondo narrativo un po’ fine a sé stesso, ha trovato compimento. Quelli che potremmo chiamare i sogni lucidi di Elliot sono una delle cose più terrificanti (da me) viste ultimamente sullo schermo. La sua lotta costante per comprendere cosa sia vero e cosa sia frutto della sua mente malata è coinvolgente ed esasperante al punto che, nonostante l’identità di Mr. Robot sia stata svelata da tempo, anche lo spettatore continua ad avere grosse difficoltà a discernere la realtà dalle costruzioni mentali del protagonista.
Se pure uno degli elementi più intriganti della prima stagione (l’attività di hacker di Eliot) è stata messa (solo apparentemente) da parte, paradossalmente la serie ne ha guadagnato in complessità narrativa, mostrando quanto e come Eliot sia vittima e carnefice di sé stesso, in un cortocircuito mentale se possibile sempre più intrigante che, a parer mio, raggiunge l’apice tra il citato sesto episodio e il nono.
Per quel che mi riguarda, alla luce degli sviluppi dell’ultima puntata, il cliffhanger con cui si conclude la stagione è a suo modo prevedibile, scioccante ma coerente. Inizia la (mia) attesa per la terza stagione.
Ciò che spero di scoprire presto è anche lo sviluppo del personaggio di Angela che, nel giro di mezzo episodio (il nono), dopo una sequenza quantomai lynchana, sembra sia stata posseduta dal Maligno.

Insieme a montaggio e fotografia, si confermano ottime anche le scelte musicali della serie, con “tempistica” e mood sempre originali.
Menzione d’onore per l’inserimento di Walking in my shoes dei Depeche Mode nel (mi pare) settimo episodio.

Voto seconda stagione: 8

Voto terza stagione: 8,5

Quarta stagione
[Aggiornamento del 28 luglio 2021]
Per godermi bene l’ultima stagione di Mr. Robot, ho deciso di rivedere la serie tv di Sam Esmail dall’inizio: meno male, perché, altrimenti, mi sarei davvero persa.
È stata una bellissima cavalcata: Mr. Robot è una serie tv pianificata al millimetro. A onor del vero, non so se sia stata pensata in questo modo fin dall’inizio: in questo senso, c’è una specie di stacco, tra la prima e la seconda stagione. Per me, però, è certo che, dalla seconda stagione in poi, ogni cosa è stata pensata per “avere senso” e continuità, nell’intera economia del racconto.
I primi episodi della quarta stagione mi hanno lasciato perplessa: tempi un po’ troppo dilatati, una virata in stile Philip K. Dick… Ma anche queste cose sono state calcolate. Nel complesso, l’ho trovata struggente: Elliot (Rami Malek) è un personaggio scritto e interpretato davvero bene, la sua complessità, che nella terza e quarta stagione esplode definitivamente, è tale da indurre nello spettatore tanti sentimenti, talvolta confliggenti tra loro.

Nonostante che l’abbia apprezzata tanto, però, Mr. Robot non mi è sembrata una serie tv esente da difetti. Per esempio, posto che il personaggio di Tyrell (Martin Wallström) mi sia piaciuto, per caratterizzazione e i tanti scenari che suggerisce, in fin dei conti mi è parso abbastanza superfluo ai fini narrativi [come quello della moglie, Joanna (Stephanie Corneliussen)].
Poi, limite mio, in più di ogni occasione, con Phillip Price in scena (Michael Cristofer), il mio cervello entrava in modalità pilota automatico: dialoghi troppo criptici, per me difficili da inquadrare (a monte) nel quadro generale del racconto.

Tolte queste cose, penso che, per fattura complessiva [scrittura, regia, fotografia, montaggio, musiche, interpretazioni… ma vogliamo parlare del personaggio di Irving (Bobby Cannavale)?], Mr. Robot sia una delle migliori serie tv degli ultimi 10 anni.

A latere, nell’ultima stagione, c’è perfino un brano degli Afterhours: e chi se l’aspettava? <3 Voto quarta stagione: 9

Voto complessivo: (al bando la matematica) 10.

4 commenti

  1. Federico66 / 7 Gennaio 2020

    Se non l’hai già fatto, ti consiglio vivamente di guardare l’ultima stagione 😉

    • Stefania / 7 Gennaio 2020

      @federico66: ci sto provando -_- ma, su tutti i canali legali dove risulta disponibile, fino a qualche giorno fa mi pare che ci fossero solo gli ultimi 3 episodi. Mi sa che dovrò aspettare che venga resa disponibile in toto su Prime: solo che non so ancora quando succederà :/

  2. Stefania / 24 Agosto 2021

    @federico66: circa un mesetto fa, ho finito di rivedere tutta la serie tv, compresa l’ultima stagione. Mi è piaciuta un sacco: gli ultimi episodi sono perfino struggenti.

    • Federico66 / 26 Agosto 2021

      @stefania vero 🙂 Ho letto la tua recensione finale e naturalmente concordo su tutto 😉
      PS. Devo decidermi a rivederla tutta. Attualmente non riesco a trovare nulla di veramente interessante.

Lascia un commento