Recensione su Manchester by the Sea

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12 Marzo 2017

Un film che rappresenta l’impossibilita’ allo sfuggire alle proprie ferite interiori. Cerchiamo ogni giorno di non pensarci e di nasconderle ma loro sono sempre li’, non ci abbandonano mai.
Tornare in un luogo che ha visto la nostra esistenza cadere in pezzi non e’ un modo per rimarginare quelle ferite ma per ampliarle e Lee questo lo sa bene ma cerca di farsi forza e di andare avanti, di trovare un nuovo stimolo a continuare a vivere nel rapporto con il nipote ancora minorenne ma la sofferenza e’ troppo grande da sopportare per il suo cuore distrutto.
Bravissimo Lonergin nel mettere in scena una storia estremamente dolorosa senza cadere nell’inevitabile melodramma, bravo nel riuscire a trasmettere una forza emotiva e un’empatia assoluta con il protagonista, un bravissimo Casey Affleck (meritatissimo il premio Oscar come miglior attore protagonista per quanto mi riguarda), un uomo spezzato in due da un dolore lancinante e trattenuto, un uomo il cui cuore batte ancora ma la sua anima e’ morta per sempre.
Un film amaro e triste ma bellissimo, il migliore tra i candidati all’Oscar come miglior film che ho visto finora.

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