Recensione su L'uomo nell'ombra

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24 Aprile 2012

Devo dire che rivedendolo ieri sera per la seconda volta l’ho apprezzato più di più. Le minuzie e le sottigliezze che ad una prima occhiata possono sfuggire o magari non essere prese in dovuta considerazione, al secondo passaggio contribuiscono a ravvivare il tono di un film che può essere percepito come lento ed intricato ma che ha esattamente in questo il suo punto di forza.
Se Hitchcock fosse ancora tra noi applaudirebbe a questo lavoro di Polanski.
L’intrigo politico e la corruzione del potere sono alla base di questa sceneggiatura condotta con eleganza e stile e supportata da un montaggio efficiente.
L’attenzione non cala e la tensione che verte intorno al manoscritto di Adam Lang è tangibile (sarà che mi piacciono gli indizi disseminati nei libri…). Ottimo anche il sonoro.
Della storia c’è poco da aggiungere perchè il film è tratto da uno dei migliori romanzieri in circolazione, quel Robert Harris autore di “Fatherland”, “Archangel”, “Imperium” e “Conspirata” che ha già dimostrato di saper inquadrare molto bene i personaggi all’interno di storie realistiche.
Molto bravi anche gli attori, da Ewan McGregor a Pierce Brosnan (pessimo il doppiaggio italiano dell’ex James Bond! Il doppiatore deve aver bevuto prima di mettersi al lavoro!).

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