Recensione su L'uomo che verrà

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Il cinema italiano non è morto, è solo ignorato. / 22 Marzo 2017 in L'uomo che verrà

Ennesima perla del cinema italiano che non si incula nessuno perchè non è americano e neppure Checco Zalone.

L’invasione tedesca nella Seconda Guerra Mondiale attraverso gli occhi di una bambina.
Girato in dialetto romagnolo con sottotitoli in italiano, il che immerge subito lo spettatore nell’ambiente rurale della campagna.
Molto intense le scene di sterminio.

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