Recensione su Logan - The Wolverine

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Il voto sarebbe un 7.5 / 6 Marzo 2017 in Logan - The Wolverine

Inizio e prima parte un pò malinconica; siamo nel 2029, i mutanti sono sull’orlo dell’estinzione e Logan (Hugh Jackman), notevolmente invecchiato, fa l’autista di limousine e nasconde oltre confine, in Messico, Charles Xavier (Patrick Stewart), affidandolo alle cure del mutante reietto Calibano.
La loro vita verrà sconvolta dalla scoperta di una giovane mutante, Laura (l’esordiente e bravissima Dafne Keen), a cui cercheranno di offrire protezione (anche se Logan è inizialmente molto riluttante).
Il film acquista un buon ritmo con la comparsa in scena di Laura, fantastica la scena nel nascondiglio di Xavier. Il film ha momenti di pura violenza (oltre alla scena già citata di Laura, anche il primo combattimento di Logan aggredito da un gruppo di malviventi) e sembra quasi che Laura debba vivere sulla sua pelle alcuni momenti dolorosi che fanno parte della crescita da mutante.
Il rapporto tra Logan e Laura è particolare, con Logan ormai quasi distaccato dagli eventi del mondo per il suo passato e per la malattia che lo sta colpendo e che lo rende decisamente più umano (per questo il titolo è Logan, con riferimento al suo lato Umano).
Nel resto del cast da citare Richard E. Grant nei panni del professor Zander Rice (una sorta di Mengele moderno), Eriq La Salle (il dr. Benton di E.R.) nei panni del padre di famiglia che ospita Logan e “compagni”.

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