Recensione su Les Miserables

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Les Miserables
Regia:

18 Febbraio 2013

Uscire dal cinema pienamente soddisfatti da un film che già immaginavamo ci sarebbe piaciuto è bello, ma ancor più meraviglioso è lasciare la sala pensando che lo spettacolo a cui si ha appena assistito è stato superiore ad ogni previsione: non ho mai letto I Miserabili di Hugo, ne conoscevo la trama a sommi capi, ma l’idea che l’opera fosse stata trasposta in musical mi stuzzicava e incuriosiva. Invogliata anche dal cast degli attori (alcuni, come Hugh Jackman ed Helena Bonham-Carter, nella mia classifica dei preferiti) sono corsa al cinema assieme alla mia migliore amica… e il film mi ha letteralmente catturata.
Come descriverlo? L’atmosfera è superlativa, merito anche dei costumi e delle scenografie praticamente perfette, la regia molto coinvolgente (belle le inquadrature prima in campo lunghissimo, poi in primo piano sui personaggi in scena), la storia scorre facendosi sempre più incalzante… ma su ogni altro aspetto dominano le voci degli interpreti e le canzoni, che giustamente la fanno da padrone. Non conoscevo né Hugh Jackman né Russell Crowe come cantanti, ma vederli (e sentirli) nelle parti di Jean Valjean e di Javert mi ha fatto scoprire la loro bravura, così come quella di Anne Hathaway, che avevo ingiustamente sottovalutato da Il Diavolo Veste Prada in poi: la sua Fantine ha una parte breve ma bellissima e intensa, e con I Dreamed A Dream non ho potuto fare a meno di commuovermi. Stilare una classifica sarebbe impossibile, ciascun attore a modo suo è stato bravissimo e molto adatto al ruolo.
Regola che vale per tutto il film: non riesco a scegliere una scena preferita tra tutte, o una canzone che mi abbia colpito più delle altre… anche se Do You Hear The People Sing? mi è rimasta particolarmente impressa, e penso di non essere la sola!

Per farla breve, lo straconsiglio. A chi ama i musical, a chi non piacciono ma ha amato il libro, a chi piace la buona musica, a chi semplicemente vuole vedere un gran bel film ed emozionarsi per una storia. E per il soundtrack, che già da solo è una meraviglia.

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