Recensione su Last Night

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Argh! / 7 Dicembre 2012 in Last Night

Massy Tadjedin, sceneggiatrice di The Jacket, che ho avuto il medio-piacere di vedere di recente, debutta al cinema con una storia melodrammatica e noiosa, che parla di desiderio e (in)fedeltà, incastonata in un contesto contemporaneo e discretamente reale.

Last night analizza superficialmente il gusto dell’illecito, il bisogno di trasgredire e la voglia di farlo di due sposi trentenni tentati e tormentati, da sensualissime colleghe o vecchie fiamme con il quale ancora non si è riusciti a chiudere del tutto.
Parla della vulnerabilità dell’amore e delle sue sfaccettature.
“Si può essere felici e tentati lo stesso”. Niente di più vero!

Ma per raccontare solo di questa miseria, la storia è troppo diluita ed infarcita di situazioni ed occhi lucidi, di cui avrei fatto volentieri a meno.
Last night dovrebbe essere un dramma, dovrebbe suscitare qualcosa.. invece in me non ha smosso alcun sentimento. Niente, a parte la noia.

I dialoghi sono scarni e l’immagine, fatta di sguardi sfuggenti e sorrisetti idioti (e fastidiosi!) domina sulla comunicazione verbale, dal quale comunque non si evince nulla di interessante.

Tadjedin sembra astenersi dai giudizi. Si limita a mostrarci le mosse possibili di queste quattro pedine che si muovono leeeeente, a seconda dei propri impulsi, sulla scacchiera del piacere.
Non critica l’adulterio, né lo osanna. Muove solo una telecamera passiva (fin troppo) che raccoglie informazioni rimandandole allo spettatore.. che dopo mezz’ora non ne può già più!

Nemmeno giunti al finale, un falso happy ending alla Muccino, si riesce a tirare un sospiro di sollievo.

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