Recensione su La mafia uccide solo d'estate

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La mafia uccide solo d'estate
Regia:

La mafia raccontata con ironia / 25 Marzo 2017 in La mafia uccide solo d'estate

Dopo averne sentito tanto parlare, sono riuscito a vedere finalmente il film di debutto di Pif.
Pif affronta un tema molto delicato come la mafia in Sicilia con leggerezza e ironia, partendo come spunto dal raccontare la vita di Arturo, giovane giornalista, la cui esistenza si è intrecciata più volte con la mafia.
L’escalation di terrore e omicidi con cui la mafia ha eliminato parecchi personaggi “scomodi” tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90 è raccontata con ironia senza però minimizzare gli eventi.
Fantastico l’inizio con la corsa degli spermatozoi del padre di Arturo messi in parallelo con una macchina di mafiosi che andò a compiere quella che è nota come la strage di Viale Lazio.
Le disavventure di Arturo (il bravo Pif da adulto) per cercare di conquistare la bella Flora (Cristiana Capotondi da grande) e il suo incontro con vari personaggi che nel bene e nel male sono intrecciati con la mafia (o come vittime o come carnefici) sono il filo conduttore del film. Inoltre Arturo avrà come modello ispiratore Giulio Andreotti con alcune scene divertenti (il travestimento da bambino alla festa in costume in primis)
Nel resto del cast da citare Barbara Tabita nei panni dela madre di Arturo, Ninni Bruschetta è Frà Giacinto.

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