Recensione su L.A. Confidential

/ 19977.5272 voti

Il noir / 12 Agosto 2017 in L.A. Confidential

Ho visto il film ieri, durante una calda serata di agosto.

Tre poliziotti: Jack Vincennes, Bud White e Ed Exley, tra loro molto diversi, ma probabilmente più affini di quello che si potrebbe credere, i quali compensano reciprocamente le mancanze di ognuno ed insieme incarnano la figura dello sbirro americano perfetto.
Tutti e tre indagano sullo stesso caso di omicidio. Sullo sfondo, una Los Angeles dove gli unici a regnare sono i gangster, la malavita e l’industria del cinema.

Particolare merito, oltre alla regia e alla sceneggiatura -il romanzo da cui è tratto deve essere un vero gioiello-, va al casting, che ha saputo individuare, incredibilmente bene, i volti e i ruoli degli attori.
Kevin Spacey, Russell Crowe e Guy Pearce, sono dei protagonisti magistrali.
Kim Basinger, semplicemente perfetta nella parte della prostituta d’alto bordo, biondissima, lasciva e suadente. Danny De Vito e James Cromwell: il primo, redattore impiccione di una testata scandalistica ed il secondo, capitano della polizia, eccezionali.
L.A. Confidential, per me, è un film magnetico che innesca e conserva, per tutta la sua durata, un ritmo incalzante e cala lo spettatore in una storia torbida, contorta e nera come solamente l’animo umano è in grado di essere.
Un elegantissimo noir, una sorpresa inaspettata, che rivedrò con piacere solo dopo aver letto la cosiddetta “tetralogia di Los Angeles” di James Ellroy che, a questo punto, merita le dovute attenzioni.

Lascia un commento