Recensione su John Rambo

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Operazione nostalgia fallita / 17 Giugno 2017 in John Rambo

Torna per l’ultima volta John Rambo, il famoso militare interpretato da Sylvester Stallone, venti anni dopo l’ultimo film. Stavolta Rambo si è ritirato a vivere pacificamente in Thailandia, ma in Birmania, vicino quindi a lui, si è scatenato un conflitto estremamente violento. Rambo viene contattato da dei missionari che vogliono portare aiuti (e preghiere, utili) alla popolazione. All’inizio riluttante, Rambo accetta, e, dopo qualche peripezia, scarica i missionari dove doveva. Passano due settimane e questi non tornano: sono stati fatti prigionieri e per liberarli sono stati chiamati dei mercenari. Ovviamente Rambo darà il meglio di sé facendo la sua classica carneficina, addirittura oserei dire perfino esagerata rispetto ai suoi standard. Che dire, film che si regge unicamente su due cose: il personaggo di Rambo (e di conseguenza l’interpretazione comunque buona di Stallone) e le spettacolari (anche se spesso e volentieri come sempre esageratissime) scene d’azione. Per il resto, un film che non ha nulla da aggiungere al vecchio franchise. Con Rocky Balboa (soprattutto con Creed) Stallone è riuscito a rilanciare una saga in netto calo, qui non è riuscito a portare un episodio finale che fosse non dico ai livelli del primo, ma almeno più bello dei seguiti. Peccato.

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