Genio e regolatezza / 29 Febbraio 2016 in Inside Out
Nulla da eccepire sullo storyboard, semplicemente geniale, che arriva dritto dove deve arrivare; il gradimento del pubblico adulto. Ottime intuizioni sparse come l’importanza complementare della tristezza, un tenero quasi anacronistico elogio della famiglia, una inusuale scena di pianto da imbarazzo con scorrimento di lacrime. Eppure in tutta questa accurata regolatezza formale c’è un velo d’ombra, come un tradimento alla gioiosità del genere che tiene a distanza il pubblico dei piccoli (o li accontenta parzialmente, con gli inevitabili slapstick).
Recensione da Oscar (2)
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