Recensione su Il mistero di Sleepy Hollow

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Il mistero di Sleepy Hollow
Regia:

Il mio film preferito di Burton / 12 Dicembre 2014 in Il mistero di Sleepy Hollow

Il film di Tim Burton che amo maggiormente, un horror molto particolare, venato dall’inizio alla fine di una sottile e grottesca ironia che, in piu’ di un’occasione, suscita più di un sorriso.
Burton sorprende lo spettatore fin dall’inizio, preparandoci alla visione di una Sleepy Hollow inquietante e spettrale, una perfetta incarnazione di una citta’ gotico-fiabesca nella quale il regista e’ completamente a suo agio.
Burton riprende tutti i temi a lui piu’ cari, a partire da quello del mostro/diverso, presente gia’ in “Edward mani di forbice” e in “Nightmare before Christmas” e il monito finale e’ sempre lo stesso, non e’ il mostro a essere malvagio ma e’ la mano umana che lo comanda a esserlo.
Il personaggio piu’ interessante e’ il cavaliere senza testa, una sorta di Terminator ante litteram, maestoso, elegante, inquietante nella sua sanguinosa vendetta, nelle sue apparizioni
La fotografia e’ qualcosa di sublime, ricca di chiaroscuro, cupa, oscura, ma fortemente vitale(on sorge mai il sole a Sleepy Hollow, e’ sempre nascosto dalle nubi).
La magia e’ presente, comanda quasi tutte le azioni dei protagonisti(sia essa bianca o nera), mentre la religione viene vista come oppressione, come una forma di bigottismo e di censura verso tutto cio’ che e’ fuori dagli schemi.
Ottima la performance di Johnny Deep(il suo Ichabold Crane, con i suoi continui svenimenti e le sue astruse supposizioni e’ uno dei personaggi decisamente piu’ irresistibili del panorama burtoniano) e ottima anche la performance di Christian Ricci, da sempre perfettamente a suo agio nei panni della dark lady.
Come ripeto è uno dei miei film preferiti di Burton, simbolo indiscusso della genialita’di questo regista, della sua mente cosi’ visionaria e romantica.
Il libro di Irving da cui e’ stato tratto questo film e l’omonima serie televisiva sono state invece due enormi delusioni.

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