Recensione su Il cavaliere oscuro

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Il labile confine tra eroe e villain / 21 Settembre 2012 in Il cavaliere oscuro

D’accordo, il protagonista indiscusso e indiscutibile è il Joker. Propendo anche io decisamente per questa interpretazione da perfetto sociopatico di Heath Ledger, al confronto Jack Nicholson era un pupazzetto pitturato. Cioè, Jack era molto più fumettistico, caricaturale, ma questo Joker è altamente più inquietante.
La grandezza di questo film (rispetto ai capitoli precedente e successivo della trilogia firmata Nolan) è anche quella di aver messo – incredibilmente – l’eroe che dà il titolo nettamente in secondo piano. Batman qui è un’ ombra impalpabile, gli è superiore il commissario Gordon, che con tutti i suoi baffoni e occhialotti da vecchietto rappresenta l’unico reale e coerente punto fermo nella lotta al crimine.
Ma quel che rende davvero gigante questo Cavaliere Oscuro è il terzo personaggio-chiave: Harvey Dent, stupendamente impersonato da Aaron Eckhart, che riassume la cupa parabola di un eroe che diventa villain, non per un diabolico piano premeditato, ma molto semplicemente perchè il destino gli si accanisce contro.
Ultima piazza invece per una Rachel/Maggie Gyllenhaal molto molto sotto tono rispetto alla dolce e ganza Katie Holmes di Batman Begins.
Film da vedere, assolutamente.

11 commenti

  1. hartman / 21 Settembre 2012

    non vorrei che l’esaltazione di alcuni per il joker di ledger derivi da una sopravvalutazione postuma, magari inconscia, dovuta alla sua morte in qualche modo legata proprio a quella parte..
    sento molti che parlano di quel film dicendo: “ledger si era talmente immedesimato nel joker che ne è rimasto vittima”.. chi guarda il film partendo da questo preconcetto dirà: “chissà che interpretazione eccezionale avrà fatto!” e ne rimane inevitabilmente condizionato..
    l’interpretazione è buona, a mio avviso la migliore del film, ma comunque non la ritengo superiore a quella di nicholson, che è più joker e meno psico-joker (mi spiego: nicholson avrebbe potuto interpretare il joker come il jack torrance di shining, ma non sarebbe più stato il joker)

  2. paolodelventosoest / 21 Settembre 2012

    Veramente io non sapevo della voce sulla presunta eccessiva immedesimazione di Ledger (e, te lo dico senza giri di parole, onestamente mi pare una minchiata colossale credere a questo come causa di un suicidio…).
    Sono due joker diversi, e quindi si giudicano soggettivamente; se il criterio è l’afferenza al fumetto vince Nicholson, se il criterio è l’afferenza ai toni cupi e drammatici – che contraddistinguono tutta la trilogia nolaniana – non c’è storia.

  3. hartman / 21 Settembre 2012

    Beh è una tesi avanzata anche da alcuni critici (http://cinema-tv.corriere.it/cinema/08_gennaio_26/ledger_ruolo_joker_25730154-cc1c-11dc-91ff-0003ba99c667.shtml).. Comunque l’interpretazione di ledger del joker è tema molto dibattuto e questa è l’ennesima conferma.. Io ero solo perplesso dal fatto che si dovesse per forza ricorrere a tutta quella verve psicotica per interpretare il personaggio.. Questo cercare sempre di andare oltre, iperbolizzando certe caratterizzazioni non mi trova d’accordo, tutto qui.. Modesta opinione personale Paolo 🙂

  4. paolodelventosoest / 24 Settembre 2012

    Ecco, sarebbe meglio se i critici parlassero di cinema… A volte a dire una castronata ci vuole poco!
    Comunque, anche la solita accusa di mitizzazione post mortem è un po’ scarica, la stessa storia succede per i libri di Foster Wallace (leggasi: “eh, vi piace solo perchè si è suicidato”), magari qualche sensazionista adolescenziale ci sarà pure, ma insomma c’è anche una parte di pubblico con una dotazione minima di discernimento, eccheccavolo!!!
    Detto questo, le opinioni sono opinioni e non si opinano.

  5. hartman / 24 Settembre 2012

    Su D.F.W. sono d’accordo, e quello che ha fatto qualche giorno fa Bret Easton Ellis è davvero disdicevole

  6. paolodelventosoest / 24 Settembre 2012

    @Stefania: BEE ha detto una marea di str..ate come è suo solito (già aveva twittato un evviva subito dopo la morte di Salinger…). Si permette di sparare a zero sui morti solo per farsi un po’ di pubblicità, o rinnovare la sua aura da maudit – che in tempi miseri fa sempre figo.

  7. kalos90 / 24 Settembre 2012

    Ricordo che quando Ledger è morto stava girando Parnassus, quindi la storiella da Studio Aperto dell’ “eccessiva immedesimazione” non regge…

  8. hartman / 24 Settembre 2012

    @kalos90 non vuol dire, uno potrebbe aver cominciato con la dipendenza da farmaci in un certo periodo ed esserne rimasto vittima solo in seguito. Comunque vera o non vera che sia è una “storiella” che molti danno per vera e che li porta ad avere un preconcetto. Quello che criticavo io era il bisogno di ricorrere ad un’interpretazione cosí schizofrenica per un personaggio comunque stereotipato come il joker. Un pó come se DeNiro avesse interpretato il Vito Corleone del Padrino parte II nel modo in cui Nicholson ha interpretato il Jack Torrance di Shining. Non so se mi spiego.. Detto ció, e lo ripeto, la sua è la miglior interpretazione del film..

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