Recensione su Ghostbusters

/ 20165.2154 voti
Ghostbusters
Regia:

FEIGBUSTERS / 28 Luglio 2016 in Ghostbusters

Nel caso di ghostbusters 2016 è chiaro che non possa essere obiettivo, per me l’originale è stato un film ”seminale” per la mia passione cinematografica e sono un malato di questo franchiase nel quale trova rifugio il fanciullino che è in me ancora oggi che ho 30 anni suonati.

Questo film è sbagliato dal principio e non c’è un aspetto dico uno che mi abbia convinto.
Dalla fotografia agli effetti speciali, da un citazionismo smodato che continua a tirarti fuori dal film., ad un numero sconsiderato di camei. Come se non bastasse c’è quell’umorismo alla Feig che proprio non riesco ad apprezzare…un Neri Parenti stelle strisce.

Uno degli aspetti più scadenti è sicuramente il montaggio. Il film pare una sorta di Frankstein con tante scenette messe assieme alla meno peggio. Le inquadrature sono statiche e sconclusionate, con una sequela ininterrotta di primi piani.

Regia inesistente che si affida eccessivamente all’improvvisazione di chiunque. Il tono non è stabilito e non si capisce che razza di commedia voglia essere. Le battute non fanno ridere nemmeno sotto tortura e mi avranno strappato un sorriso, e sottolineo sorriso, a denti stretti giusto in un paio d’occasioni, ma d’altronde anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno.

La storia è scritta come il plot di un cartone animato e un cattivo cartoonesco suggerisce proprio questa impostazione, ma di certo non aiuta ad elevare il tono.
La sceneggiatura è piena di buchi macroscopici e gli eventi si susseguono apparentemente senza logica. Diventano ghostbusters dalla sera alla mattina senza un vero motivo. Nei vecchi film c’era una motivazione pecuniaria, utilizzavano il loro sapere scientifico a fini speculativi. Qui o lo si da per scontato oppure si sono dimenticati di dircelo.

Le leggi che governano questo nuovo universo di finzione mi sfuggono. I fantasmi reagiscono come esseri materiali, sbattono contro oggetti e provano dolore se colpiti. I raggi protonici nulla possono contro dei palloni gonfiabili da parata che però vengono fatti esplodere in men che non si dica da un coltellino svizzero…quindi la prossima volta portatevi dietro dei giavellotti.

Le quattro protagoniste fanno del loro meglio per salvare la baracca, ma ovviamente non sono aiutate dalla storia e nemmeno dalle battute in stile settimana enigmistica, quindi non possono fare altro che urlare da metà film in avanti. La Mckinnon l’ho trovata a dir poco fastidiosa nel suo faccettismo smodato. Le quattro acchiappafantasmi non hanno alcuna chimica tra loro e l’unica cosa che pare unirle è la passione per il ballo…ogni volta che accade qualcosa iniziano a ballare.
Sappiamo che la Wiig è repressa sessualmente e sbava come Fantozzi (femminismo?), sappiamo che la MacCarty è in sovrappeso quindi pensa solo a mangiare bisticciando regolarmente col ragazzo delle consegne (c’è solo un ristorante cinese a New York?), sappiamo che la McKinnon è la parodia di un clichè (scienziato pazzo), sappiamo che la Jones è quella col personaggio migliore (a mio avviso).

Vorrei sottolineare come il regista, la stampa e lo studio si sono dati un gran da fare a mettere in piedi tutta la storia del sessismo per difendere un film sessista de facto…e aggiungo razzista. Salta all’occhio che le tre bianche sono tutte laureate mentre la nera lavora nel sottosuolo di new york e conosce la strada…per la cronaca…il fatto che conosca la strada non servirà praticamente a nulla nel film. Non pare nemmeno troppo furba dato che lascia un posto sicuro in metropolitana per “unirsi al club”…senza voler essere pagata ma così…tanto per aver qualcosa da raccontare.

Avevo dei pregiudizi verso questo film? Si…
Erano fondati? Assolutamente si e spero che sia il film stronca carriera di Feig.

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