Recensione su Drive

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29 Gennaio 2013

Sembrerò ripetitiva, ma una volta presa da Ryan Gosling non riesco a fare meno di tessere infinitamente le sue lodi. E non solo perchè è immensamente affascinante ( e in Drive lo è, dio se lo è. Guanti, giacca, camminata.) ma perchè è un dio della recitazione e non sento di esagerare. Di ghiaccio nella prima parte del film, fa trasparire poi il crollo del personaggio, il precipitare della situazione, la determinazione e l’angoscia; tutto questo con pochissime parole ma con 1000 sguardi sfaccettati e perfetti, e con movimenti impercettibili della bocca. Il film lo regge lui, lo plasma e lo completa.
Non che la pellicola in sè e per sè abbia problemi. E’ stupenda, in toto: la regia è di classe, più che di classe, e con tantissime piccolezze sofisticate.Magistrale il prologo e la scena nell’ascensore, per non parlare del finale. La fotografia è di un nitido, di un azzurro e al tempo stesso di un dorato, di una lucido, dipende dai momenti, che fa venire i brividi.
La colonna sonora è già mia, e scoprire che è curata da Cliff Martinez non fa che elevarla ancora di più. Perfettamente armonizzata col film, così elettronica e retrò anche, così giusta per le ampie riprese delle luci di L.A.
Tutto il cast poi è magnificamente in parte e la storia non può non prenderti. Meraviglia.

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