Recensione su Death Race

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6 Aprile 2011

Remake del film “Anno 2000: La corsa della morte” del 1975 con un giovane Sylvester Stallone.
Buon film d’azione, x certi versi un Fast and furious più violento e scorretto ambientato in un carcere; infatti non ci si limita a correre in macchina ma si cerca di eliminare fisicamente gli avversari. Il protagonista è un ex pilota, accusato ingiustamente di aver ucciso la moglie, interpretato da Jason Statham (ormai vincolato a questi ruoli d’azione) che farà valere le sue doti. Il film è appassionante, fin dal prologo in cui vede come funziona una corsa nel carcere di Terminal Island. Come antagonista principale di Jensen/Frankenstein troviamo Machine Gun Joe interpretato da Tyrese Gibson (l’avevamo già visto al volante in 2Fast 2Furious); Joe chiamerà Jensen, Igor come l’aiutante di Frankenstein nel film di Mel Brooks “Frankenstein junior”.
La burbera direttrice del carcere interessata solo agli ascolti e allo “spettacolo” è Joan Allen; notevole invece l’altra presenza femminile del cast la splendida Natalie Martinez. Infine nei panni di Coach, Ian McShane (che vedremo anche nel prossimo Pirati dei Caraibi).
Film adrenalinico, un videogioco (il prendere gli scudi e le armi ha preso ispirazione proprio dai videogiochi) che x chi ha bisogno di distarsi senza pensare troppo è l’ideale; diretto da Paul W.S. Anderson ovvero il regista di Resident Evil.

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