Recensione su Brothers

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25 Dicembre 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Toh, toh, un film con un trailer davvero fastidioso che invece alla fine mi è piaciuto. Oltre a essere un rifacimento di un film svedese, stiamo qui, I mean, lì con l’Uomo Ragno e Donnie Darko e la Principessa Padma (o come ca**o si chiamava Natalie Portman in Star Wars, Manchula… ah, no, quella è quella indiana dei Simpson) a riflettere sulle conseguenze della guerra in Iraq. Conseguenze sui corpi e i cervelli (schizzati) dei soldati che ancora ne tornano. C’è di male che gli iracheni son proprio tutti brutti sporchi e cattivi, e catturano i soldati e gli fanno qualsiasi cosa. E qui un minimo di distinguo magari ci stava. Comunque, in questa famiglia dove tutti sono belli come dei divi del cinema belli, il soldato parte, il fratello del soldato esce dal carcere e butta un occhio alla moglie del soldato con le sue due figlie (e ci butterebbe pure qualcosa d’altro). Il soldato, ohibò, muore! Tragggggedia, pessimismo e fastidio. Ma noi sappiamo che non è morto, iracheni cattivi gli fanno uccidere i commilitoni e robe simili (ora nemmeno ricordo più se fosse Iraq o Afghanistan, ma con una leggerezza ai limite dell’offensivo dichiariamo “tanto è uguale” e passiamo oltre). Insomma che il soldato torna, ma il fratello non è che ce l’abbia buttato alla moglie (e buttaglielo) però una limonatina di cui sentirsi in colpa c’è stata. Insomma, il soldato schizza del tutto, vabbè che anche prima in quella famiglia non è che ce ne fossero tanti di normali, crisi, crash, ricovero e finale, siam fratelli.
Le ferite nell’animo non si ricuciono più, il reduce che torna dall’orrore e percepisce che nessuno può capirlo, le persone che cadono e sperano di ricostruirsi una nuova vita. Su uno sfondo che non ricordo dove fosse ma era uno di quei posti che ci sono nei film americani, quelli tutti bianchi di freddo e di neve.
Le due bimbette sono di una bravura inquietante, io non mi fiderei di due così.

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