Recensione su Blood

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7.5 / 31 Ottobre 2013 in Blood

Che l’intreccio faccia pensare a Mystic River è cosa chiara fin dalla locandina e questo forse può aver dissuaso non solo chi non apprezza il genere ma anche chi teme un altro thriller che scopiazza un gran successo e non aggiunge nulla al genere.
Per fortuna il giudizio di una persona che stima mi ha evitato di finire nel secondo gruppo. Blood è un film che sta in piedi da solo e che non teme il confronto con un predecessore del calibro di Mystic River. Murphy non è Eastwood ma la triade di attori (che non ha esattamente gli stessi ruoli del film di Eastwood) si produce in una performance di alto livello. Molto bravo ed intenso soprattutto Paul Bettany che in poche occasioni ha avuto il “palco” tutto per sè. Veramente convincente e appassionata la sua interpretazione di un detective che deve fare i conti con il risvolto oscuro della giustizia fai da te, fino ad inoltrarsi nel territorio aspro dell’errore e della colpa. La rabbia iniziale e la sete di giustizia (vendetta?) che lo pervadono diventano un senso di colpa opprimente che si scontra con il suo istinto di sopravvivenza e con l’amore per i suoi cari.
Molto intenso anche Stephen Graham nel ruolo del fratello trascinato nel vortice di disperazione.
La fotografia su toni grigi e sbiaditi si adatta perfettamente al paesaggio inglese spazzato da venti che sono anche la metafora degli uragani interiori che si abbattono sui protaginisti.

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