Recensione su Amores perros

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18 Febbraio 2013

Per me, che ho visto questo film dopo gli altri di Inarritu, ormai avvezza al “gioco” degli incastri, il meccanismo degli incroci fatali è risultato un po’ stantio. Ciò non toglie che la pellicola sia godibile, pur nella sua drammaticità, e che lo sguardo di questo autore sule traversìe umane sia, puntualmente, originale e coinvolgente.
Dei tre episodi, ho apprezzato in particolare quello interpretato da Bérnal.

3 commenti

  1. moni89 / 7 Maggio 2013

    Anch’io l’ho visto per ultimo (ed è stato quello che mi è piaciuto di più) ma non ci ho visto niente di “stantio” nel gioco di incastri, anzi penso che qui sia stato trattato meglio che negli altri due, mi è piaciuto che a parte la scena dell’incidente, che ha avuto ripercussioni su tutte e tre le storie (e qualche incontro “fugace”) esse hanno proceduto su tre binari differenti.

    • Stefania / 8 Maggio 2013

      Con “stantio”, intendevo che il meccanismo non mi ha offerto niente di nuovo, in termini narrativi, perché non ha arricchito, di fatto, la “cifra” di Inarritu.

  2. paolodelventosoest / 1 Marzo 2015

    Mi accodo anche io ai tanti che l’hanno visto “dopo”. Nel mio caso, dopo Birdman, film che per 40-45 minuti mi ha riempito il cuore e l’anima, al punto di farmi sentire quasi salvo dall’orfananza di Altman, per poi pian pianino planare verso terra. Questo non mi è invece mai sembrato molto più che un buon film, direi poco ambizioso e francamente semplice.

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