Recensione su Allied: Un'ombra nascosta

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Non c’è male, tuttavia… / 26 Settembre 2017 in Allied: Un'ombra nascosta

1942: il comandante Max Vatan (Brad Pitt), canadese, viene inviato a Casablanca dove dovrà incontrare l’agente Marianne Beausejour (Marion Cotillard): i due devono fingersi una coppia per organizzare l’eliminazione dell’ambasciatore locale nazista. La cosa riesce, i due si innamorano per davvero e vanno a vivere a Londra, dove, qualche tempo dopo, nasce anche la figlia. Sembra tutto perfetto, ma un giorno Max viene avvisato dai piani alti che sua moglie sembra non essere affatto quello (o chi sarebbe il caso di dire) che sembra. Il marito farà di tutto per difendere la moglie, andando ad investigare sul passato di lei. Un film che poteva sicuramente essere molto migliore, diciamolo subito, visto il nome alla regia, un certo Zemeckis, e due attori come Pitt e la Cotillard. Il film ha il difetto di essere parecchio lento e di perdersi un po’ troppo nella storia d’amore. La prima parte è abbastanza noiosa e pesante, per fortuna però nella seconda le cose migliorano sensibilmente. Un sette mi sembra un voto giusto perché comunque poi il film quando ingrana è interessante, è ben recitato e ben girato. Tuttavia resta il sapore amaro di un’occasione un po’ buttata al vento, peccato. Comunque non è certo un brutto film, anzi, diciamo che le aspettative, visti i nomi coinvolti, vanno un po’ ridimensionate.

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