25 Gennaio 2013
E chi lo sapeva che David Fincher si è presentato al mondo del cinema con un capitolo di Alien?
Si nota già, anche se in fase embrionale, lo stile del regista e comincia a delinearsi la fotografia gialle e azzurra tipica dei suoi film. E’ però un Fincher acerbo e forse anche per tutte le vicissitudini della pre-produzione, la pellicola scorre senza ritmo e tensione, l’opposto dei due film precedenti.
L’Alien è reso attraverso una prima CGI, molto scadente, l’animazione di un pupazzo e come nei precedenti, da un attore in costume. Diciamo che Alien e Aliens hanno fatto meglio solo con l’attore in costume; qui la CGI è da videogioco, come pure tutte le scene finali nei corridoi, con una prospettiva sottosopra poco riuscita.
Insomma, un netto passo indietro, sebbene la recitazione di Sigourney sia sempre apprezzabile.
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