Recensione su Acque del Sud

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Il dream team USA anni ’40-’50 poteva fare di meglio / 11 Ottobre 2016 in Acque del Sud

Soggetto di Hemingway, sceneggiatura di William Faulkner, regia di Howard Hawks, Humphrey Bogart protagonista.
Due premi Nobel per la letteratura, uno dei registi più interessanti dell’età classica di Hollywood e la più grande star maschile del cinema del Novecento (almeno secondo l’American Film Institute).
Gli ingredienti sembrerebbero esplosivi, eppure i grandi nomi non sempre sono sinonimo di grandi risultati artistici.
Il To Have and Have Not di Hawks si ispira molto liberamente all’omonimo romanzo hemingwayano, invero un’opera minore dello scrittore di Oak Park.
Faulkner – che di Hemingway fu sempre considerato un rivale letterario a causa dello stile antitetico – ne trae una sceneggiatura (con Jules Furthman) che sembra voler ripercorrere le orme di un film di grande successo come Casablanca, finendo per assomigliargli molto (forse troppo).
Di sicuro non soltanto per la presenza di Bogart, che qui se la cava come al solito egregiamente (anche se il doppiaggio italiano è un po’ troppo monocorde).
La storia hemingwayana di contrabbando e immigrazione clandestina viene ricollocata nell’ambito della lotta di resistenza della seconda guerra mondiale.
Il personaggio di Morgan rappresenta emblematicamente quello che fu l’atteggiamento statunitense verso il conflitto: un’iniziale isolazionismo disinteressato (Morgan si rifiuta di aiutare i membri della Resistenza), a cui segue l’auto-convincimento che intervenire a fianco dei resistenti fosse giusto e necessario. In ciò è ravvisabile un chiaro intento propagandistico filo-interventista (del resto la casa di produzione è quella Warner Bros che negli anni Quaranta non esitò a schierarsi a favore dell’ingresso in guerra degli USA, cercando peraltro di raddolcire l’opinione pubblica nei confronti dell’Unione Sovietica).
Acque del Sud è la pellicola di esordio di Lauren Bacall, che a vent’anni si affianca per la prima volta a Bogart, andando a costituire una coppia di grande successo, sia sugli schermi cinematografici, sia nella vita reale (i due si sposeranno nel 1945).
Il quartetto Hawks-Faulkner-Bogart-Bacall si riunirà due anni dopo per sfornare un classico come Il grande sonno, questa volta tratto da un’opera di Chandler.
Curioso notare come Michael Curtiz, il regista di Casablanca, girerà nel 1950 un film anch’esso tratto da Avere e non avere di Hemingway: molto più fedele di Acque del Sud, Golfo del Messico (The Breaking Point) non avrà tuttavia la sua stessa fortuna.

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