Recensione su 1981: Indagine a New York

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Annacquato / 31 Luglio 2017 in 1981: Indagine a New York

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Film zeppo di ottimi ingredienti, ma dal risultato decisamente annacquato.
Bravi i protagonisti, Isaac e la Chastain; affascinante il contesto, la New York dei primi anni Ottanta; bella la fotografia virata su toni legnosi e sul giallo, decisamente in linea con l’estetica del periodo; buono il senso del dubbio instillato fino alla fine nel pubblico: Morales (Isaac) è davvero così irreprensibile e onesto come è stato sempre mostrato?

Per il resto, non ho apprezzato la fumosità di alcune situazioni e l’insistita sovrabbondanza di richiami inutili.
Per esempio, che fine fa il venditore malmenato? E perché la riunione dei capoccia della distribuzione di carburante sembra un consesso mafioso, con tanto di musica italiana (Bobby Solo) in sottofondo, quando la mafia, in quella questione non c’entra?
E, dulcis in fundo, se a digiuno di storia contemporanea degli States, da cosa si dovrebbe intuire che il 1981 è stato un anno particolarmente violento? A parte le vicende di Morales, qualche sprazzo di notiziario radiofonico e un accenno veloce a tot rapine e stupri nei mesi precedenti ai fatti raccontati, New York sembra il posto più tranquillo in cui vivere. Perciò, per quel che mi riguarda, la fondamentale ricostruzione d’ambiente – che, tra l’altro, determina il titolo originale del film- è stata toppata.

Nota a latere: ho trovato pessimo il doppiaggio italiano di Isaac, affidato a un ingessatissimo Massimiliano Virgilii.

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