Recensione su A casa tutti bene

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GIULIA!!! Ah no, quello era un altro film…. / 20 Marzo 2018 in A casa tutti bene

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Paolo torna a casa dopo un lungo viaggio in bicicletta, per le nozze d’oro dei genitori, che vivono su un’isola (Ischia, mi pare). E queste nozze d’oro sarà l’occasione per rincontrare fratelli, zii, cugini acquisiti. Però il maltempo impedirà alla famiglia di dividersi una volta finita la cerimonia, costringendoli alla convivenza forzata.
Al di là del successo annunciato del film, trainato dalla pubblicità, dal cast stratosferico, e dalla presenza dello stesso regista in ogni talk show esistente, al di là del pretesto della tormenta, per mandare avanti la trama, che è un vero e proprio canovaccio, a non essermi piaciuti nel film sono innumerevoli punti.
A partire dai troppi personaggi, troppa carne al fuoco, troppe sottotrame, troppi comprimari. Non era meglio, scrivere come nel caso di Perfetti Sconosciuti, sei o sette personaggi, bene, che quindici, male?
Ma andiamo con ordine.
Il film può considerarsi bipartito, nella prima parte, la famiglia appare superficialmente serena, cordiale, funzionale. Mentre ovviamente nella seconda parte, complice la forzata convivenza, ogni membro della famiglia darà libero sfogo alla nevrosi, così dall’oggi al domani, non si procede per gradi, mai nella vita. Ogni personaggio decide che è arrivato il proprio momento per sbroccare.
Accorsi è molto sottotono, nel solito ruolo di quarantenne in crisi, in cerca della donna ideale, o di una donna e basta a quanto pare, finisce per andare a letto con la cugina (che poi sarebbe incesto, ma vabbé non è la cosa peggiore del film). Favino è un pover’uomo braccato da Gozzilla, alias Carolina Crescentini, che è gelosa dell’ex- moglie da il tormento a suo marito fino a quando lui decide che si è rotto e tenta di buttarla da un dirupo, così isterica che Giulia dell’Ultimo Bacio scostati cortesemente.
Ma il vero pasticcio non sono gli uomini, per quanto tutti mosci e senza carattere. Il casino sta nella scrittura dei personaggi femminili.
La Crescentini, già nominata, è una donna col ciclo perenne, isterica, nevrotica, gelosa all’inverosimile, che sbrocca un momento sì e l’altro pure.
L’Impacciatore poverina, si è trovata a interpretare una donna, anche lei isterica, che vive nella negazione, che cerca di tenere il proprio mondo idilliaco, ma lo fa ovviamente risultando odiosa allo spettatore.
Isabella, (non mi ricordo il nome dell’attrice) la già citata cugina che va con Accorsi, è il personaggio più odioso di tutti, languida, dovrebbe essere la donna ideale ma è solo sdolcinata, irreale e fuori contesto, e a una voce che mi da fastidio, non centra niente ma è così.
Poi ci sono anche altri personaggi minori di cui non è che mi sia rimasto molto.
Degni di lodi in questo marasma, in questa minestra mucciniano vecchia di vent’anni e manco riscaldata, sono Ghini, la Gerini e Sandra Milo. Ghini tra tutti è stato l’unico personaggio a ispirarmi sincera empatia, e Sandra Milo conserva un eleganza che da molto spessore al personaggio, per quanto minore, quello della Gerini era perfetto fino a quando non decide di sbroccare a caso, non si sa perché. Ah già perché è una donna, e quindi è una creatura complessa e irrazionale, scusate errore mio. Infatti lo spettatore si sente quasi di giustificare Favino, che quasi ammazza la moglie. Cioè solo a me mi sembra di cattivo gusto, ripensando a tutti i casi di femminicidio in Italia? O era solo una scena scritta male?
Vabbè io mi arrendo.

3 commenti

  1. Stefania / 13 Gennaio 2019

    Uh, mamma mia, che impressione! Dici esattamente molte cose che penso anch’io! In particolare, quasi casco dalla sedia per la questione della voce dell’attrice che interpreta la cugina di Accorsi 😀 Mi sono persa interi brandelli dei suoi dialoghi a causa di tutte le sue strizzatine cicisbee, dei suoi strofinamenti, delle moine vocali. Terribile.
    E, poi, sono d’accordo su tutto il resto: la terribile scena della “rupe”, involontariamente comica a dispetto della drammaticità del tema, gli stereotipi femminili, lo spreco del trio Milo-Ghini-Gerini…
    Un brutto, brutto film.

  2. Alicia / 16 Gennaio 2019

    Ma poi quel personaggio mi ha fatto troppo incavolare, oltre per la voce, per come è stato scritto e interpretato. Ha la personalità di un asse da stiro, e si mette a completa disposizione di Accorsi, Dio solo sa perché. Mi ha fatto rimpiangere le isteriche. Almeno quelle hanno qualcosa da dire, anche se male.

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