Recensione su 300

/ 20066.7993 voti

300 colori / 2 Luglio 2013 in 300

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Al principio della fine, cioè appena terminato, fluttuando in quel frangente post-cinematografico in cui si cerca di comprendere quel che il film ha lasciato sotto pelle e di fare la raccolta delle impressioni seminate durante il percorso (momento in cui se gli altri non mi parlassero preferirei), avevo concluso di aver assistito ad un film fascista. Ignoravo in che termini ma era la prima idea salitami in mente, con bandierina dello scopritore del nuovo mondo da piantare: ”Dichiaro questa terra fascista”.
Quindi mi sono chiesto cosa/quali fossero i film fascisti in memoria, e risposto che forse, più che bersaglio, avevo sbagliato freccia. Il cinema fascista era un pezzo di pane raffermo ma impegolato nel latte e col miele, per lo più senza infamie e senza lode, Blasetti e Camerini; storie e storielle simil-fotoromanzate di amori rosa confetto, di cui si stava attenti che non pregiudicassero la pubblica moralità (ATTENTATO) ma che non chiedevano, né davano coerentemente in cambio, quasi nulla. Cinematografia d’evasione dal quotidiano.
La conclusione è stata che 300 non potesse essere fascista, dunque un film nazista? E qui nulla ho trovato che riuscisse a farmi cambiare opinione.
Il che non vuol dire che fosse un pessimo film, le considerazioni cinematografiche si sono congiunte per forza a quelle ideologiche appostate dietro la superficie. Le scene di battaglia con garganelle di sangue e fiotti e morti, teste che cadono e spade che squarciano al rallenty sono il mio ambiente ideale, ho cercato con cura di vedere tutte le tarantinate possibili, amato la violenza di Natural Born Killers , Mr. Vendetta o Funny Games, non ricordo un film dove la violenza abbia costituito un problema. E a maggior ragione quando è a tal punto stilizzata e padroneggiata, dal computer e da chi sta alla regia, fino a divenire spettacolo in sé che potrebbe benissimo esulare dalla trama. Il difficile è rendere i morti sgozzati o come si preferisca funzionali al racconto. Il nazismo, da buon cultore di un estetismo fine a se stesso, si accontentava volentieri dell’assenza di trama, chiedendo a Leni Riefenstahl di girare film grandiloquenti sulle Olimpiadi del 1936 che documentassero la potenza fisica e (chissà poi perché) intellettuale della razza ariana.
Comunque, per quel che riguarda gli opliti lancia in resta contro i cattivi, nulla di male né di nuovo.
Eppure in 300 erano presenti:
1) fin dall’inizio, una simpaticissima pratica eugenetica, consistente nel buttare via alla nascita gli spartani che non promettessero (così, a naso) abbastanza bene; da gettare su di una collina di ossicine e teschi, tanto per essere sicuri. Detto che è il pezzo più storicamente ancorato di tutti, anche ai nazisti sarebbe tanto piaciuto purificare la razza ed avere tutti dei pettorali finti come questi spartani così amorevolmente selezionati;
2) Leonida, un re (anche se poi a Sparta comandavano tutti tranne lui, che re sei?) sinceramente contento di farsi ammazzare con tutti i suoi: storicamente il suo sacrificio era servito a dare il tempo agli altri greci di organizzarsi, qui è useless, potrebbe andarsene benissimo insieme agli amici Focesi un pugno d’ore prima di essere seppellito di frecce (chiunque abbia fatto il classico ha tradotto: ”Copriremo il cielo di frecce ” e Leonida ” Vorrà dire che combatteremo al buio ”). All’inizio gli arriva un ambasciatore di Serse e, in ossequio alle regole del bon ton diplomatico, lui lo butta in un pozzo nero e fondo con i suoi uomini. Quello non era uno dei re magi ma sempre un ambasciatore, ecchediamine, neanche gli indiani più cattivi nei western contro John Wayne ammazzano l’ambasciatore, equivale a tagliar la gola anche solo al pensiero che se ne potrebbe parlare. Kaputt, stupido ambasciatore che sei venuto qui per discutere. Insomma, noi il patto Molotov-Ribbentropp lo firmiamo, sappiate che tanto non lo rispetteremo;
3) discorso ritrito sui cattivi brutti e i buoni belli, inutile approfondire, dagli Ebrei -Topi in Maus in poi.
Credo ai gerarchi nazisti questo film sarebbe piaciuto un casino, meglio di Süss l’Ebreo, c’è tutto, piacevole distillato di disprezzo per le diversità, etnocentrismo cieco e sordo, delirio di onnipotenza, tocchi qua e là di virilismo stupido e una manciata di sentimento per lasciare il tempo di riprendere il fiato, che tanto abbiamo un pubblico molto piccolo e molto borghese e male fa.
Apprezzate le scene delle battaglie, ma ormai ne escono a ripetizione di film con scene pressapoco identiche, senza per questo che tutti si sentano in dovere di sottolineare come noi siamo la luce e tutto ciò che è “altro” le forze del male. In più Serse era una comica, un travestito piercingato e ossessionato dal fatto che tutti gli si inginocchiassero davanti, ma, mentre con l’Alessandro Magno tramandato dalla storiografia la cosa aveva un senso e una tradizione, diventando una classicissima proskinesis, qui sembrava piuttosto che chiedesse a ripetizione di fargli un pompino (non per essere volgari, era davvero così).
Il fumetto (su cui non ho giudizio dato che non l’ho letto) da cui è stato tratto il film è del 1998, per questo (e perché comunque non l’ho notata) salto l’analogia tra Spartani e Usa come difensori del mondo, i Persiani che sarebbero gli Arabi Uniti invasori e gli altri greci (a un certo punto si dice che, se non si sono inginocchiati a Serse quelle checche degli ateniesi, figuriamoci noi di Sparta, tzè), noi spauriti europei. Sin City usava la violenza per incidere ( e lasciare a soffrire sullo schermo) personaggi fumettistici, sì, ma problematici, a volte addirittura simpatici; cosa qui del tutto irrintracciabile, neanche per sbaglio ne è uscito uno non dico simpatico ma almeno umano. Anzi, a Sparta era probabilmente vietato. Il traditore è orripilante ed è proprio questo che lo fa tradire, Cesare Lombroso fa la ola nella tomba. Tutto è bianco o nero e già se qualcuno dicesse grigio verrebbe catapultato nel pozzo.
Il fatto che ci sia gente a cui un film del genere possa piacere, con o senza la consapevolezza del sostrato ideologico soggiacente, volontario o involontario che sia, lo ritengo un problema. Preferisco poter credere a un mondo (e ad un cinema, che per me è lo stesso) colorato, anche e non solo in superficie.

2 commenti

  1. Presenza / 2 Luglio 2013

    Innanzitutto vorrei chiederti, ma lo hai visto quando è uscito (o poco dopo), o l’ hai visto solo ora?
    Perché è un film da apprezzare più che altro per effetti speciali, fotografia, parte grafica, trovate varie, ecc.
    Di conseguenza se hai visto prima di questo, film che si sono “ispirati” a questo,
    è normale che non ti fa effetto. Ma non è colpa del film.
    Dipende solo dalla “tempistica”.Passami il termine.

    Per carità, non è che voglio dire che questo film non si sia ispirato ad altri (a sua volta),
    magari asiatici.
    E’ solo che, dalle nostre parti, questo film ha il merito di aver colpito molta parte del pubblico con certe tecniche per primo.
    Diciamo di aver “sdoganato” queste tecniche.
    Per quello quando è uscito, piacque molto.
    E per quello è un film che con il tempo “si sgonfia”.

    Detto questo, che penso sia il motivo per cui le persone gli abbiano dato la sufficienza,
    parliamo della trama, della storia, che credo che sia la parte che ti è piaciuta meno.
    Penso che al limite si possa dire che siano i nazi che assomigliano agli spartani, e non il contrario.
    Secondo me gli spartani li ha rappresentati abbastanza bene.
    D’altra parte erano uomini di 2500 anni fa, secondo me, farli pensare e agire
    con una mentalità moderna, avrebbe avuto ancora meno senso, non pensi?
    Poi, se qualche emulo di Leonida oggi volesse prenderli ad esempio, sarebbe da manicomio, concordo, ma non credo che si possa dare la colpa al film.
    Per i persiani, invece concordo che siano stati rappresentati male, (dal mio punto di vista)
    li sì, c’è stata una rappresentazione distorta di quel popolo.
    Forse era un tentativo di rappresentarli dal punto di vista degli spartani però.
    Se non siamo in questa fattispecie allora concordo con te sui persiani.
    Anche perché cattivi più ca**uti avrebbero solo fatto bene al conflitto.

  2. tragicomix / 2 Luglio 2013

    @presenza, visto nel 2007, un anno dopo che era uscito! Il virtuosismo grafico/orgia visiva è anche per me ineccepibile, e non eccepisco 😀 ma quella fetta del pubblico che ha colpito è una parte con le cui scelte di cosa andare a vedere al cinema raramente mi trovo d’accordo. Quotissimo sugli asiatici, quindi nemmeno ci potevo vedere granché la novità, al di là di una realizzazione molto ben riuscita. Come dire, continua a non restare una scusa per essere stronzo 😀 E il fatto che un film si sgonfi col tempo è un bell’insulto, i film belli stanno su, col tempo (che è il motivo per cui la cosa migliore all’ora del tg la sera continuano a essere Cric e Croc :/ e forse non è una buona notizia). E contiamo che non è nemmeno di 10 anni fa, e già sembra una pacchianata. Tutto va più veloce eccetera, però che diamine.
    Per esempio, l’arrivo del treno alla stazione era sconvolgente per la tecnica, ma non aveva nulla di nazi (e ci mancherebbe). Ma è per dire, questo non solo non l’ho trovato sconvolgente, ma in più pure mi ha dato fastidio. Ridatemi l’ambasciatore!
    Di storico è abbastanza riconosciuto che qui ci sia ben poco, e allora non è che una interpretazione di Sparta, e non mi piace :/ di nuovo, essere duri non vuol dire necessariamente esser nazi inside, e i nazi sono venuti prima di questi che “interpretano” Sparta. Questi son dei personaggi loffi, che vengono da una città loffia e che meno male alla fine almeno muoiono. Non credo proprio che i nazi somigliassero agli spartani autentici, ecco, ma che questi somiglino ai nazi sì. E il manicheismo, la luce contro l’ombra, roba da cronache di Narnia, un film che piaceva giusto ai bambini e alla chiesa.
    Una prece anche per i persiani, poveracci, già ci facevano una figura da grulli nella storia antica, arrivavano sempre in armate invincibili e se la prendevano regolarmente in quel posto da 8 greci in croce che li combattevano anche sbadigliando con l’altra mano.
    E qui son peggio ancora 😀

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