Recensione su 21 grammi - Il peso dell’anima

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24 Agosto 2011

va bene il dramma ma qui si esagera. bravi gli interpreti (benicio del toro una spanna sopra agli altri) ma delle buone performance recitative non bastano a elevare un film decisamente noioso, prolisso e confusionario al grado di capolavoro. troppa carne al fuoco e troppe coincidenze forzate spingono l’acceleratore di una storia che, più che emozionare, irrita o (bene che vada) fa venire un gran mal di testa. lo sceneggiatore della cosidetta “trilogia della morte (di sonno?)” di inarritu si gingilla con mazzi di tematiche diverse (religiosità ai limiti del fanatismo, rapporti di coppia allo sfacelo, famiglia, perdita della stessa, alcolismo, aborto, desiderio di maternità, morte in tutte le sue declinazioni e qui mi fermo) mentre il regista gioca con la cinepresa a fare del cinema indipendente. aggiungete un milione di flash forward e lo sbadiglio è servito.

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