Nino Manfredi: informazioni sull'autore, filmografia completa e biografia

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Gli esordi di Nino Manfredi

Saturnino Manfredi, più noto come Nino Manfredi, è stato attore, regista, sceneggiatore e cantante italiano. Laureato in giurisprudenza, Manfredi si diploma a Roma presso l’Accademia di Arte Drammatica ed esordisce ufficialmente in teatro nel 1947 nella compagnia co-diretta da Vittorio Gassman. Dal 1951, inizia a lavorare in radio con l’amico e collega Paolo Ferrari, collaborando con Corrado, Age e Scarpelli, Wanda Osiris. A teatro, nel 1962, è protagonista del “Rugantino” di Garinei e Giovannini.

I primi film di Nino Manfredi

Manfredi esordisce nel cinema con un piccolo ruolo nel film “Torna a Napoli” (1949) di Domenico Gambino. Inizia a ottenere maggiore visibilità nella seconda metà degli anni Cinquanta, partecipando a commedie come “Lo scapolo” (1956) di Antonio Pietrangeli con Alberto Sordi, “Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo” (1956) di Mauro Bolognini con Gino Cervi e Aldo Fabrizi e “Totò, Peppino e la… malafemmina” (1956) di Camillo Mastrocinque. Nel 1958, insieme a Marisa Allasio, è co-protagonista del film “Camping”, esordio alla regia cinematografica di Franco Zeffirelli.

I migliori film di Nino Manfredi diretti da registi italiani famosi

Da questo momento, Manfredi diventa un volto costante della commedia all’italiana: “Venezia, la luna e tu” (1958) di Dino Risi, ancora con la Allasio e Sordi; “Audace colpo dei soliti ignoti” (1959) di Nanni Loy, con Gassman; “L’impiegato” (1960) di Gianni Puccini; “Il carabiniere a cavallo” (1961) di Carlo Lizzani; “A cavallo della tigre” (1961) di Luigi Comencini; “Gli anni ruggenti” (1962) di Luigi Zampa; “I complessi” (1965), film a episodi con Tognazzi e di nuovo Sordi; “Io la conoscevo bene” (1965), diretto ancora da Pietrangeli; “Operazione San Gennaro” (1966), “Straziami ma di baci saziami” (1968) e “Vedo nudo” (1969), di nuovo con la regia di Dino Risi; “Il padre di famiglia” (1967), per cui riceve un premio speciale ai David, ancora per la regia di Loy; “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?”, di Ettore Scola, con Manfredi ancora in coppia con Sordi; “Nell’anno del Signore” (1969) di Luigi Magni.

Cannes e il successo di “Per grazia ricevuta”, primo film da regista

Dopo aver debuttato come regista nel 1961 dirigendo un episodio del film “L’amore difficile”, Manfredi co-sceneggia e firma la regia del film “Per grazia ricevuta” (1971), in concorso a Cannes per la Palma d’Oro e premiato in Croisette come miglior opera prima. La commedia viene premiata anche con un David di Donatello speciale e due Nastri d’Argento, per il miglior soggetto e la miglior sceneggiatura.

La filmografia di Nino Manfredi dagli anni Settanta ai Duemila

Nel corso degli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, Manfredi si conferma ancora protagonista del cinema italiano, lavorando di nuovo con Scola (“C’eravamo tanto amati”, 1974; “Brutti, sporchi e cattivi”, 1976, premiato a Cannes per la miglior regia), Magni (“In nome del papa re”, 1977, Nastro d’Argento come miglior attore; “Secondo Ponzio Pilato”, 1987), Loy (“Café Express”, 1980, per cui Manfredi vince un altro Nastro d’Argento come miglior attore), Giuliano Montaldo (“Il giocattolo”, 1980), Mario Monicelli (“I picari”, 1987).
Nel 1972, Manfredi è Geppetto in “Le avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini, adattamento televisivo, poi convertito anche in film per la tv, del romanzo di Collodi.
Negli anni Novanta e Duemila, lavora spesso per la Rai, partecipando a film per la tv e serie longeve, come “Linda e il brigadiere” (1997-2000) con Claudia Koll.

Le pubblicità in tv e l’ultimo film di Manfredi

Nel corso della sua carriera, Manfredi partecipa a numerose campagne pubblicitarie per la televisione. Una delle più note è quella del Caffé Lavazza, di cui è stato ininterrottamente testimonial dal 1977 al 2003.
Manfredi ha vinto complessivamente 7 David di Donatello, uno per ogni nomination ricevuta dal 1969 in poi.
Nel 1981, ha ricevuto la Medaglia d’Oro della città di Roma.
Al termine delle riprese del suo ultimo film, “La fine di un mistero” (2003) di Miguel Hermoso, Manfredi viene colpito da un ictus che lo mina nel fisico. Muore circa un anno dopo.
Nel 2016, il figlio, Luca Manfredi, dirige il film biografico per la televisione “In arte Nino”, in cui Manfredi è interpretato da Elio Germano.

Luogo di nascita: Castro dei Volsci, Frosinone, Italy
Data di nascita: 22/03/1921
Data di morte: 04/06/2004

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