Al Pacino: informazioni sull'autore, filmografia completa e biografia

Male

Biografia di Al Pacino: una vita difficile e la vocazione per la recitazione

Alfredo James Pacino, noto come Al Pacino, è un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense di origini italiane.
Cresciuto dalla madre nel quartiere del South Bronx, a New York, dopo l’abbandono della famiglia da parte del padre, Pacino fa dure esperienze di vita fin da ragazzino.
Appassionato di baseball e poco interessato allo studio, si iscrive comunque alla High School of Performing Arts. Abbandona gli studi intorno ai 17 anni e lascia la casa materna. Comincia a lavorare, svolgendo le mansioni più diverse, dal facchino all’operaio.
Attratto dalla recitazione, Pacino inizia a collaborare con alcune compagnie teatrali indipendenti, dorme nei teatri e, in cambio, lavora ad alcune produzioni e, dopo diversi tentativi, alla fine degli anni Sessanta, viene ammesso al prestigioso Actor’s Studio, dove viene notato nientemeno che da Lee Strasberg, che diventa la sua guida.

Il successo de “Il padrino”: con il ruolo di Michael Corleone, Al Pacino diventa una star

Dopo l’esperienza televisiva in un episodio del telefilm N.Y.P.D. (1968), Al Pacino esordisce come attore cinematografico nel 1969, nel film “Me, Natalie” di Fred Coe, in cui interpreta un piccolo ruolo. Un paio di anni dopo, ottiene la sua prima parte da protagonista nel film drammatico “Panico a Needle Park” (1971) di Jerry Schatzberg.
La notorietà internazionale arriva l’anno seguente, grazie a Francis Ford Coppola che lo sceglie per il ruolo di Michael Corleone nel film “Il padrino” (1972), con Marlon Brando nei panni di Don Vito Corleone, James Caan, Robert Duvall e Diane Keaton, sua collega all’Actor’s Studio e, all’epoca, sua compagna. Come co-protagonista, l’attore riceve un David speciale e la sua prima nomination agli Oscar e ai Golden Globe. Pacino interpreterà ancora il ruolo di Michael nei due sequel, “Il padrino – Parte II” (1974), in cui , a distanza, si fronteggia con l’amico/avversario Robert De Niro (che interpreta Vito Corleone da giovane), per l’occasione premiato con l’Oscar come non protagonista, e “Il padrino – Parte III” (1990).

I migliori film di Al Pacino, da “Serpico” a “Ogni maledetta domenica” e l’Oscar di “Scent Of A Woman”

Pacino diventa un attore famoso e un volto ricorrente del cinema crudo, violento e metropolitano degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta: “Lo spaventapasseri” (1973), ancora di Schatzberg, con Gene Hackman; “Serpico” (1973), che gli vale la prima nomination agli Oscar come attore protagonista e la vittoria ai Globes, e “Quel pomeriggio di un giorno da cani” (1975), seconda nomination a Oscar e Globes come protagonista, di Sidney Lumet; “…e giustizia per tutti” (1979) di Norman Jewison; “Cruising” (1980) di William Friedkin; “Scarface” (1983) di Brian De Palma, su sceneggiatura di Oliver Stone.

Negli anni successivi, Pacino recita in qualche film di modesto successo di critica e pubblico (“Revolution”, 1985, di Hugh Hudson; “Seduzione pericolosa”, 1989, con Ellen Barkin e John Goodman; “Dick Tracy”, 1990, di e con Warren Beatty; “Paura d’amare”, 1991, di Garry Marshall, con Michelle Pfeiffer).
A partire dai primi anni Novanta, l’attore inanella alcuni dei suoi più convincenti successi: “Americani” (1992) di Robert Altman; “Carlito’s Way” (1993) ancora di De Palma; “Heat – La sfida” (1995) di Michael Mann, dove recita per la prima volta fianco a fianco con De Niro; “Donnie Brasco” (1997) di Mike Newell, con Johnny Depp; “L’avvocato del diavolo” (1997) di Taylor Hackford, con Keanu Reeves e una giovane Charlize Theron; “Insider – Dietro la verità” (1999), ancora di Mann, con Russell Crowe; “Ogni maledetta domenica” (1999) di Oliver Stone.
Nel 1993, Pacino vince il primo Oscar e un Golden Globe come miglior attore protagonista per il film “Scent Of A Woman” (1992) di Martin Brest, remake del film “Profumo di donna” (1974) di Dino Risi, con Vittorio Gassman.

Da Nolan a Tarantino, fino a Scorsese: altri grandi film con Al Pacino

Nel corso degli anni Duemila, Pacino conferma la sua vena istrionica partecipando a film molto diversi fra loro e di alterni successi: “Insomnia” (2002) di Christopher Nolan, con Robin Williams; “S1m0ne” (2002) di Andrew Niccol; “La regola del sospetto” (2003) di Roger Donaldson, con Colin Farrell; “Il mercante di Venezia” (2005) di Michael Radford con Jeremy Irons, in cui interpreta Shylock; “Ocean’s Thirteen” (2007) di Steven Soderbergh; “Sfida senza regole” (2008), di nuovo con De Niro; “Jack e Jill” (2011) con Adam Sandler, per cui riceve un inglorioso Razzie Award come peggior attore; “Uomini di parola” (2012) con Christopher Walken e Alan Arkin; “Conspiracy – La Cospirazione” (2012) con Anthony Hopkins; “Manglehorn” (2014) di David Gordon Green; “La canzone della vita – Danny Collins” (2015) di Dan Fogelman; “C’era una volta… a Hollywood” (2019) di Quentin Tarantino.
Nel 2019, insieme a De Niro e Joe Pesci, Al Pacino è nel film “The Irishman”, la prima collaborazione tra Martin Scorsese e Netflix. Il film, il primo in cui Pacino viene diretto da Scorsese, viene distribuito per periodi limitati nelle sale e, a fine novembre, viene pubblicato sulla piattaforma. Per la sua interpretazione, Pacino ottiene la nomination ai Globes e agli Oscar come miglior attore non protagonista.

Serie tv e i film tv con Al Pacino: il successo di “Angels in America”

Nel corso della sua carriera, Pacino lavora a diverse produzioni televisive di successo, molte delle quali sono state finanziate e trasmesse dalla HBO: la miniserie “Angels in America” (2003), grazie a cui vince un Golden Globe e un Emmy come miglior attore drammatico; i film tv “You Don’t Know Jack – Il dottor morte” (2010) di Barry Levinson, ancora un Globe e un Emmy come miglior interprete maschile, e “Phil Spector” (2013) di David Mamet, nuova nomination ai Globes.
Nel 2020, Pacino è protagonista della serie tv Amazon Prime Video “Hunters”.

Al Pacino regista: la passione per Shakespeare e Oscar Wilde

Al Pacino esordisce come regista cinematografico nel 1996, con un particolare adattamento documentario di “Riccardo III – Un uomo, un re”, dal dramma di William Shakespeare, con lo stesso Pacino, Kevin Spacey, Winona Ryder e Alec Baldwin. Il film viene candidato alla Camera d’Or come miglior opera prima a Cannes.
In seguito, dirige i film “Chinese Coffee” (2000), da un copione di Ira Lewis, con Jerry Orbach, “Wilde Salomé” (2011), adattamento del testo omonimo di Oscar Wilde premiato con il Queer Lion e Venezia, con Jessica Chastain,  e il documentario “Salomé” (2013).
Tra i prossimi film di Al Pacino, c’è un nuovo adattamento cinematografico di un dramma shakespeariano, “King Lear”, diretto ancora da Michael Radford.

Pacino presidente dell’Actor’s Studio

Dal 1982, Al Pacino è stato direttore artistico dell’Actor’s Studio e, dal 1994, ne è presidente, insieme ai colleghi e amici Ellen Burstyn e Harvey Keitel.
Nel 1994, l’attore viene insignito del Leone d’Oro alla Carriera, nel corso della Mostra del Cinema di Venezia
Nel 2001, Pacino ha ricevuto un Golden Globe onorario, il premio Cecil B. De Mille.

Luogo di nascita: New York City, New York, USA
Data di nascita: 25/04/1940

    Screenplay (1)
    Writer (1)

    Lascia un commento