Spike Lee: scheda regista con i suoi film e la biografia completa

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Spike Lee, il ragazzo di Brooklyn con la passione per cinema e sport

Shelton Jackson Lee, meglio noto come Spike Lee, è un regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico e scrittore statunitense.
Figlio di un musicista jazz e di un’insegnante, Lee nasce ad Atlanta, Georgia, ma, quando è ancora piccolo, la sua famiglia si trasferisce a Chicago e, poi, a New York, nel quartiere di Brooklyn, dove cresce e ha la sua formazione personale e culturale. Il soprannome ‘Spike’ (che corrisponde a magro, minuto) gli viene dato dalla madre quando è ancora un ragazzino. La scarsa prestanza fisica gli impedisce di dedicarsi a uno sport che ama, il baseball, ma Lee segue costantemente lo sport locale e internazionale. Oltre a essere un grande tifoso della squadra di basket dei New York Knicks, nel 2005 Lee dichiara di aver sottoscritto un abbonamento alla squadra di calcio italiana dell’Inter e afferma di tifare anche per l’Arsenal di Londra.

L’esordio di Spike Lee e il successo a Locarno

Nel 1975, Lee torna in Georgia e inizia a studiare al prestigioso Morehouse College di Atlanta, specializzato in materie riguardanti la cultura e la storia afroamericana, dove avevano studiato anche Martin Luther King e i genitori di Lee. In questo periodo, Lee inizia a scrivere per il giornale del college. Conosce Monty Ross: i due diventano grandi amici e, in seguito, Ross diventa il produttore dei film di Lee. Contemporaneamente, Lee inizia a dedicarsi al cinema: gira un cortometraggio e scrive una sceneggiatura che, nel 1988, diventa il film “Aule turbolente”, un musical con Laurence Fishburne, Gennaro Esposito e lo stesso Lee.
Dopo la morte della madre, Lee torna a New York e, dopo essersi iscritto al Clark College con indirizzo radio, cinema e tv, continua a scrivere e girare cortometraggi, documentando diversi episodi della vita di strada. Nel 1979, si trasferisce a Holywood, dove lavora come assistente alla regia, e decide definitivamente di diventare regista.
Dopo il college, Lee si iscrive alla New York University, dove conosce l’altro studente afroamericano dell’istituto, Ernest Dickerson, che diventerà il suo direttore della fotografia. Lee si laurea nel 1982 con il lungometraggio “Joe’s Bed-Stuy Barbershop: We Cut Heads”, finanziato dalla nonna. Presentato al Festival internazionale di Locarno, il lavoro di Lee vince il premio come miglior film.

I migliori film degli anni Ottanta e Novanta di Spike Lee: da “Fa’ la cosa giusta” a “He Got Game”

Grazie al successo internazionale ottenuto, Lee decide di lavorare al suo vero film d’esordio, “The Messenger”, ma, per problemi organizzativi legati ai finanziamenti, il progetto viene annullato. Lee si convince che l’autoproduzione è la strada migliore per girare e realizza il film indipendente “Lola Darling” (1986), a tutti gli effetti il suo esordio cinematografico.
Dal film, in cui si riserva il ruolo di Mars e che viene presentato in concorso a Cannes, dove vince il Premio dei Giovani, trae anche una serie tv prodotta da Netflix, “She’s Gotta Have It” (2017-2019).
Nel corso degli anni Ottanta e Novanta, Lee si afferma come regista cinematografico, ma realizza anche alcuni videoclip musicali (Grandmaster Flash, Tracy Chapman, Public Enemy, Arrested Development, Michael Jackson) e spot pubblicitari, come quelli della Nike in cui compare ancora nel ruolo di Mars.
In questo periodo, realizza alcuni dei suoi film più famosi, in cui, spesso, recita in ruoli più o meno rilevanti: ottiene la prima nomination agli Oscar per la miglior sceneggiatura con “Fa’ la cosa giusta” (1989), con John Turturro, che diventerà un volto ricorrente dei suoi film, Danny Aiello, Esposito; “Mo’ Better Blues” (1990), vincitore di un premio collaterale alla Mostra del Cinema di Venezia, ancora con Esposito e Wesley Snipes e Denzel Washington, con cui inizia una proficua collaborazione artistica; “Jungle Fever” (1991), Premio dela giuria ecumenica a Cannes, con Snipes, Turturro, Annabella Sciorra e Samuel L. Jackson, per la cui interpretazione, a Cannes, viene inventato il premio per il miglior attore non protagonista; il biopic “Malcolm X” (1992), con Denzel Washington; “Crooklyn” (1994); “Clockers” (1995), con Turturro e Harvey Keitel; “Bus in viaggio” (1996), vincitore di una menzione speciale al Festival di Berlino; “He Got Game” (1998), ancora con Washington; “Summer of Sam – Panico a New York” (1999), con John Leguizamo, Adrien Brody e Mira Sorvino.

L’Oscar e i successi intenazionali di “BlacKkKlansman”

Nel 2002, Lee ritorna al cinema con “La 25ª ora”, il primo film che mostra il vuoto lasciato nel tessuto urbano di New York dall’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Durante gli anni Duemila, Lee continua a lavorare al cinema, con risultati alterni: “Inside Man” (2006), con Clive Owen e Jodie Foster; “Miracolo a Sant’Anna” (2008), con Turturro e Leguizamo, girato in Italia, a cui partecipano anche attori italiani, come Pierfrancesco Favino e Valentina Cervi; “Red Hook Summer” (2012); “Oldboy” (2013), con Josh Brolin e Samuel L. Jackson, remake dell’omonimo film sudcoreano di Park Chan-wook; “Il sangue di Cristo” (2014); “Chi-raq” (2015); “BlacKkKlansman” (2019), per cui vince un Oscar e un BAFTA per la miglior sceneggiatura non originale, il Premio del Pubblico a Locarno e il Gran Premio della Giuria e Premio della giuria ecumenica a Cannes, interpretato da Adam Driver e John David Washington, figlio dell’amico Denzel.
Tra i prossimi film di Spike Lee, ci sono “Da 5 Bloods”, con Giancarlo Esposito, Chadwick Boseman e Jean Reno, in uscita nel 2020, e “Prince of Cats”, una rilettura hip-hop del dramma “Romeo e Giulietta” di Shakespeare.

Spike Lee presidente di giuria a Cannes 2020

Il regista lavora molto anche per la tv e, nel 2007, vince un Emmy per la regia di un prodotto extra fiction con la miniserie documentaria “When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts” (2006-2007). La miniserie ottiene anche dei premi alla Mostra del Cinema di Venezia, tra cui quello come miglior documentario nella sezione Orizzonti.
Lee riceve un Oscar alla carriera nel 2016.
Nel 2020, viene scelto come presidente di giuria al Festival di Cannes.

Luogo di nascita: Atlanta, Georgia, USA
Data di nascita: 20/03/1957

    Regista (77)

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