Marlon Brando: scheda regista con i suoi film e la biografia completa

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marlon brando nel manifesto del torino film festival 2024 in una foto scattata nel 1972 sul set di ultimo tango a parigi

Breve biografia dell’attore Marlon Brando, divo di Hollywood

Marlon Brando Jr., meglio noto come Marlon Brando, è stato un attore e attivista statunitense di origini tedesche, olandesi, inglesi, irlandesi e francesi.
Dopo il divorzio dei genitori, Brando, la madre e le sorelle, Jocelyn e Frances, si trasferiscono dal Nebraska alla California. Nel 1937, i genitori di Brando si riconciliano e la famiglia trasloca nell’Illinois.
Diplomato e dopo essere stato espulso da una scuola militare del Minnesota, Brando si trasferisce a New York, dove vivono le sorelle, nel 1943.
Qui, frequenta la scuola d’arte drammatica The Dramatic Workshop, dove Brando segue le lezioni di Stella Adler e impara le tecniche del Metodo Stanislavskij.
In seguito, si iscrive ai corsi all’Actors Studio di Lee Strasberg.

Marlon Brando attore di teatro

Nel 1944, Brando esordisce come attore teatrale, a Broadway. Nel 1947, l’attore ottiene un grande successo di critica e pubblico, grazie all’interpretazione del personaggio di Stanley Kowalski nel dramma teatrale “Un tram che si chiama Desiderio” di Tennessee Williams. Brando interpreta lo stesso ruolo nell’adattamento cinematografico dell’opera diretto da Elia Kazan, con Vivien Leigh, e ottiene la sua prima nomination ai premi Oscar come attore protagonista.
L’ultimo lavoro a teatro di Brando risale al 1953: “Arms and the Man” di Lee Falk, da un testo di George Bernard Shaw.

I migliori film di Marlon Brando degli anni Cinquanta: l’Oscar di “Fronte del porto”

Marlon Brando debutta nel mondo del cinema come protagonista del film “Il mio corpo ti appartiene” di Fred Zinnemann (1950), in cui interpreta un reduce di guerra paraplegico.
A partire da questo film, diventano celeberrime le sue tecniche di preparazione e immersione nei personaggi che è chiamato a impersonare.
In breve tempo, Marlon Brando diventa uno degli attori più famosi di Hollywood ed entra nell’immaginario collettivo come sex symbol e attore dotato di incredibile talento.
Tra i migliori film di Marlon Brando, ricordiamo: “Viva Zapata!” (1952), per cui ottiene il premio come miglior attore al Festival di Cannes e un’altra nomination agli Oscar come protagonista, ancora di Elia Kazan; “Giulio Cesare” (1953) di Joseph L. Mankiewicz, grazie a cui riceve un’altra candidatura agli Oscar come attore protagonista e un premio BAFTA; “Il selvaggio” (1953) di László Benedek, che consacra due oggetti simbolo di Brando: la moto Triumph Thunderbird 6T e il giubbotto di pelle; “Fronte del porto” (1954), sempre di Kazan, con Eva Marie Saint, Karl Malden, Rod Steiger e Lee J. Cobb, per cui Brando vince l’Oscar come miglior attore (la statuetta gli viene rubata e, qualche mese dopo, viene ritrovata), BAFTA e Golden Globe; “Désirée” (1954) di Henry Koster, in cui interpreta Napoleone Bonaparte; il musical “Bulli e pupe” (1955), ancora di Mankiewicz; “La casa da tè alla luna d’agosto” (1956) di Daniel Mann, con Glenn Ford; “Sayonara” (1957) di Joshua Logan, altra nomination agli Oscar; “Pelle di serpente” (1959) di Sidney Lumet, con Anna Magnani, di cui diventa amico, e Joanne Woodward.

I flop di Marlon Brando

Negli anni Sessanta, il successo di Brando inizia a vacillare, a causa di alcuni insuccessi commerciali, come i film: “Gli ammutinati del Bounty” (1962) di Lewis Milestone; “La caccia” (1966) di Arthur Penn, con Robert Redford e Jane Fonda; “La contessa di Hong Kong” (1967), l’ultimo film diretto da Charlie Chaplin, con Sophia Loren; “Riflessi in un occhio d’oro” (1967) di John Huston, con Elizabeth Taylor; “Candy e il suo pazzo mondo” (1968) di Christian Marquand; “La notte del giorno dopo” (1968) di Hubert Cornfield; “Queimada” (1969) di Gillo Pontecorvo.

La rinascita di Marlon Brando: l’Oscar per “Il padrino”

La carriera di Marlon Brando si riprende negli anni Settanta, grazie al film “Il padrino” (1972) di Francis Ford Coppola. La produzione non vuole assolutamente scritturare l’attore, ma Coppola vince le resistenze della Paramount Pictures. Brando vince il secondo Oscar della sua carriera, ancora come attore protagonista.
Nello stesso anno, Brando è il protagonista maschile del film-scandalo “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci, con Maria Schneider.
Negli anni Settanta, Brando continua a recitare: “Missouri” (1976), ancora di Arthur Penn, con Jack Nicholson;”Superman” (1978) di Richard Donner, con Christopher Reeve; “Apocalypse Now” (1979), ancora di Coppola.

Gli ultimi film di Marlon Brando

Demotivato e aumentato di peso, nel 1980, l’attore annuncia il suo ritiro dalle scene.
In realtà, in seguito, accetta ancora di lavorare e non omette di specificare di farlo solo per denaro.
Tra gli ultimi film di Marlon Brando, ricordiamo: “Un’arida stagione bianca” (1989) di Euzhan Palcy, con Donald Sutherland e Susan Sarandon, per cui Brando ottiene una candidatura agli Oscar come attore non protagonista; “Il boss e la matricola” (1990) di Andrew Bergman, con Matthew Broderick; “Don Juan De Marco – Maestro d’amore” (1995) di Jeremy Leven, con Johnny Depp; “L’isola perduta” (1996) di John Frankeinheimer, con Val Kilmer; “Il coraggioso” (1997), debutto alla regia proprio di Depp; “The Score” (2001) di Frank Oz, con Robert De Niro.

Marlon Brando regista

Nel 1961, Marlon Brando esordisce nella regia cinematografica. Il suo unico film da regista è il western “I due volti della vendetta”.

Matrimoni e figli di Marlon Brando

Tra il 1957 e il 1959, Brando è sposato con l’attrice Anna Kashfi. Dalla loro tumultuosa unione nasce un figlio, Christian (1958-2008), di cui, nel 1972, Brando ottiene la custodia.
Nel 1960, Brando sposa l’attrice statunitense di origini messicane Movita Castaneda, da cui divorzia nel 1968.
Sul set del film “Gli ammutinati del Bounty”, Brando conosce l’attrice francese di origine polinesiana Tarita Teriipia. I due si sposano lo stesso anno, vivono in Polinesia e divorziano nel 1972. Dal matrimonio, nascono due figli: Simon (1963) e Tarita Cheyenne (1970-1995).

Marlon Brando attivista

Marlon Brando si è sempre dimostrato sensibile nei confronti di varie cause civili.
Per esempio, nel 1963, insieme a colleghi come Burt Lancaster e Sidney Poitier, Brando partecipa alla marcia su Washington per il lavoro e la libertà per i diritti civili.
Impegnato a favore dei diritti dei nativi americani, nel 1973, Marlon Brando compie un gesto eclatante. Premiato per l’Oscar come attore non protagonista per la sua interpretazione di Don Vito Corleone nel film “Il padrino” (1972) di Francis Ford Coppola, Brando non si presente alla cerimonia di premiazione e manda sul palco l’attrice nativa americana Sacheen Littlefeather, che rifiuta di prendere la statuetta dalle mani di Roger Moore e legge un comunicato di Brando in cui l’attore dice: “La comunità cinematografica è stata responsabile come ogni altra per aver degradato gli Indiani [d’America] e per averli trasformati in personaggi selvaggi, ostili e malvagi”.

La morte di Marlon Brando

Marlon Brando muore a Los Angeles, l’1 luglio 2004, per le complicazioni legate a un enfisema polmonare.

[Nella foto: Marlon Brando nella locandina del Torino Film Festival 2024. Photo Credit: Eva Sereny / Iconic Images, via Museo Nazionale del Cinema di Torino].

Luogo di nascita: Omaha, Nebraska, USA
Data di nascita: 03/04/1924
Data di morte: 01/07/2004

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