Francesco Calogero: scheda regista con i suoi film e la biografia completa

Francesco Calogero è nato a Messina (Italia), si è laureato in giurisprudenza con una tesi sui diritti cinematografici e ha lavorato in alcune case d’arte. Dopo la sua lunga esperienza come coordinatore del programma nel Taormina Intl. Film Festival, è diventato direttore artistico di numerose mostre cinematografiche, dedicate al cinema indipendente italiano: tra queste, il Messina Film Festival (1995-1999), CostaIblea Film Festival (2003-2009), Valdarno Cinema Fedic (2006-2014). Dal 1996 ha condotto un’assidua attività didattica, tenendo corsi e seminari in molte città italiane; per tre anni (2005-2008) ha insegnato cinema all’Università di Messina. Ha debuttato come regista girando due film amatoriali di Super 8 – il film La caviglia di Amelia (Amelia’s Ankle) e il cortometraggio Bionda per un giorno – e alcuni video (tra cui Lonesome, prodotto da Salso Film & Tv Festival con la televisione di stato Rai-italiana). Ha diretto nel 1987 il suo primo lungometraggio in 16mm. La gentilezza del tocco, presentato in anteprima a San Sebastian, poi presentato in diversi festival (Torino, San Francisco, Hong Kong, Sydney, Amburgo, Galway). Premiato come miglior film indipendente dell’anno a Bellaria, questo film ha vinto il Laceno d’Oro ad Avellino, poi il Bronze Dolphin e il premio Fipresci a Troia (Portogallo); nominato ai nastri d’argento italiani, nel 1988 ha vinto il Sacher d’Oro per il miglior film d’esordio (nella prima edizione di questo premio, creato dal regista italiano Nanni Moretti). Se possibile ancora più “indipendente”, il film Visioni private (Private Visions) – girato in 16 mm. insieme a Ninni Bruschetta e Donald Ranvaud durante il Taormina Film Festival 1988, e completato due anni dopo – divenne un oggetto del desiderio nel circuito internazionale (Torino, Smoljan, Rotterdam, Valencia, Troia, Gerusalemme e il Forum Internazionale alla Berlinale) alla sua insolita cornice in un ambiente da festival cinematografico. Sempre insieme al regista Ninni Bruschetta, nel 1988 ha scritto la commedia Il battello degli amanti, e successivamente ha adattato I carabinieri, di Beniamino Joppolo, eseguiti a Orestiadi (Gibellina) nel 1994, poi in tournée. Nello stesso anno Sellerio pubblica La gentilezza del tocco, contenente le sceneggiature dei suoi tre film professionali, tra cui Nessuno (Nobody), il suo primo lungometraggio in 35 mm., Mostrato nel 1992 a EuropaCinema (Viareggio), Grolle d’Oro di Saint-Vincent e Annecy. Nel novembre 1995 ha debuttato come regista d’opera a Messina, mettendo in scena Rita ou le mari battu di Gaetano Donizetti, seguito due anni dopo da Cavalleria Rusticana di Mascagni e Pagliacci di Leoncavallo, poi Norma (1998) e La Sonnambula (2003), entrambi composti da Vincenzo Bellini. Ha anche diretto la documentazione del film per tutti e cinque gli allestimenti. Nel 1997 è tornato al cinema con la regia di Cinque giorni di tempesta, presentato in anteprima al 54 ° Festival del cinema di Venezia, quindi presentato a Los Angeles, Mosca, Lussemburgo, Casablanca. Il film è stato premiato con il Grand Prix ad Annecy Film Festival, il Young European Cinema Award a Osaka e il Siae Award per la migliore storia (co-autori Giovanni e Sandro Veronesi); il suo protagonista Roberto De Francesco ha vinto il Sacher d’Oro 1998 come miglior attore italiano. Dopo Metronotte (Night Watch) – mostrato nel 2000 al Mystfest (Cattolica), in concorso ad Annecy e Villerupt, poi in diverse città europee – ha fatto il suo debutto nel 2002 come regista documentarista, girando per la serie “The Sacher Diaries” L ‘implacabile tenente Rossi (L’implacabile tenente Rossi), proiettato in numerosi festival dopo la prima mondiale a Locarno. Due anni dopo ha diretto In the Name of the Godfather – girato sui set siciliani di FF Coppola, e proiettato al Taormina Film Festival – un’opera preparatoria per il film di media lunghezza Nella terra del Padrino, completato nel 2012 con il supporto di Rai Cinema. Nel 2013 ha iniziato con Mia Arfuso la compagnia di produzione Polittico, che ha debuttato con il documentario Mise en Scène con Arthur Penn (A Conversation) – girato dal regista iraniano Amir Naderi, coprodotto da Alphaville Film e Rai Fuori Fuori, e proiettato durante la 71. Mostra del Cinema di Venezia – mentre completava a gennaio 2015 il film Seconda primavera (Prima primavera), presentato in anteprima italiana al 26 ° Festival del cinema di Trieste.

Luogo di nascita: Messina
Data di nascita: 16/08/1957

    Regista (7)

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