Lina Wertmüller

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Lina Wertmüller: la biografia della regista italiana

Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, in arte Lina Wertmüller, è stata una regista e sceneggiatrice italiana di origini svizzere. Diciassettenne, la Wertmüller si iscrive a un’Accademia Teatrale e, poi, diventa animatrice e regista di spettacoli di burattini.

Il “Gian Burrasca”della Wertmüller in tv e i musicarelli con Rita Pavone e Giancarlo Giannini

Oltre che a teatro, inizia a lavorare anche per radio e televisione. Nel 1958, scrive e dirige la prima edizione della popolare trasmissione Rai “Canzonissima”. Fra il 1964 e il 1965, con la regia della Wertmüller, va in onda il serial televisivo “Il giornalino di Gian Burrasca” con Rita Pavone, tratto dall’omonimo libro per ragazzi di Vamba. Dirige ancora la Pavone in qualche musicarello, la tipica commedia musicale italiana degli anni Sessanta (“Rita la zanzara”, 1966; “Non stuzzicate la zanzara”, 1967).
Grazie a uno di questi film, inizia la collaborazione artistica con l’attore Giancarlo Giannini, che diventa uno dei volti più rappresentativi e ricorrenti della sua filmografia.

Lina Wertmüller: la candidatura agli Oscar e i concorsi internazionali

Dopo qualche lavoro come segretaria di edizione e come aiuto regista di Federico Fellini nei film “La dolce vita” (1960) e “8 e 1/2” (1962), la Wertmüller esordisce come regista cinematografica con il film “I basilischi” (1963), con cui vince un premio al Festival di Locarno.
Lina Wertmüller è stata la prima regista donna a ricevere una nomination agli Oscar, nel 1977, con il film “Pasqualino settebellezze” (1975), candidato anche per il miglior attore protagonista, Giannini, e come miglior film in lingua straniera. Per lo stesso film, la Wertmüller ha ricevuto una seconda candidatura personale agli Academy Awards, per la miglior sceneggiatura originale.
Nel 1972 e nel 1973, partecipa in concorso al Festival di Cannes con i film “Mimì metallurgico ferito nell’onore” e “Film d’amore e d’anarchia, ovvero ‘stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…'”
Nel 1986, in concorso per l’Orso d’Oro, la regista romana vince un premio alla Berlinale con il film “Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti”.
Partecipa a Venezia 1989 con il film “In una notte di chiaro di luna”.
Nel 2010, la Wertmüller riceve un David di Donatello alla carriera. Nel 2015, la città di Napoli le conferisce la cittadinanza onoraria. Nell’ottobre 2019, viene insignita di un Oscar onorario alla carriera.

La morte di Lina Wertmüller

Nel dicembre 2021, Lina Wertmüller muore a Roma, all’età di 93 anni.

Luogo di nascita: Rome, Italy
Data di nascita: 14/08/1928
Data di morte: 09/12/2021

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