Ingrid Bergman: tutti i film prodotti, biografia, filmografia completa

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Breve biografia di Ingrid Bergman: gli esordi della famosa attrice

Ingrid Bergman è stata un’attrice svedese naturalizzata statunitense di origini tedesche per parte di madre.
Figlia unica e rimasta orfana di madre ancora bambina, a 13 anni, la Bergman viene affidata dal padre fotografo a una coppia di zii.
Fin da piccola, la Bergman nutre una profonda passione per l’immagine fotografica e il teatro. Si iscrive alla scuola del Reale Teatro Drammatico di Stoccolma.
A 19 anni, Ingrid Bergman esordisce nel cinema con un piccolo ruolo nel film “Il Conte della città vecchia” (1935).
La ragazza viene notata dal regista finlandese Gustaf Molander che, dal 1935, la scrittura per numerosi film, tra cui “La sposa scomparsa” (1936) e “Senza volto” (1938), che spianano alla Bergman la strada per Hollywood.

I migliori film di Ingrid Bergman e gli Oscar: da “Casablanca” a “Assassinio sull’Orient Express”

Il primo film americano della Bergman è proprio un remake de “La sposa scomparsa” intitolato “Intermezzo” (1936), diretto da Gregory Ratoff, con Leslie Howard.
Dopo un breve ritorno in Europa, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la Bergman si stabilisce negli Stati Uniti.
A partire dai primi anni Quaranta, Ingrid Bergman recita in tanti film che, con il tempo, sarebbero diventati classici della storia del cinema, diretti da registi molto famosi: “Il dottor Jekyll e Mr. Hyde” (1941) e “Giovanna d’Arco” (1948) di Victor Fleming; “Casablanca” (1942) di Michael Curtiz, con Humphrey Bogart; “Per chi suona la campana” (1943) di Sam Wood, con Gary Cooper, grazie a cui ottiene la sua prima nomination agli Oscar come attrice protagonista; “Angoscia” (1944) di George Cukor, con Charles Boyer e Joseph Cotton, che le vale l’Oscar come miglior attrice; “Le campane di Santa Maria” (1945) di Leo McCarey, con Bing Crosby, altra nomination agli Oscar; “Anastasia” (1956) di Anatole Litvak, con Yul Brynner, per cui viene premiata con il secondo Oscar come miglior attrice; “La vendetta della signora” (1964) di Bernhard Wicki, con Anthony Quinn; “Fiore di cactus” (1969) di Gene Saks, con Walter Matthau e Goldie Hawn; “Assassinio sull’Orient Express” (1974) di Sidney Lumet, che vale alla Bergman il terzo Oscar come attrice protagonista; “Nina” (1976) di Vincente Minnelli, con Liza Minnelli e, ancora, Boyer.

I film di Alfred Hitchcock con Ingrid Bergman e l’amicizia con Cary Grant

La Bergman inizia un sodalizio artistico con Alfred Hitchcock che la dirige in: “Io ti salverò” (1945), con Gregory Peck; “Notorious – L’amante perduta” (1946), con Cary Grant, di cui diventa grande amica e con cui, in seguito, lavora nel film “Indiscreto” (1958) di Stanley Donen; “Il peccato di Lady Considine” (1949), ancora con Cotten.

I film di Roberto Rossellini con Ingrid Bergman

Interessata al cinema europeo e al Neorealismo italiano, la Bergman agogna di lavorare con Roberto Rossellini, di cui ha apprezzato “Roma città aperta” (1945) e “Paisà” (1946), e lo contatta con una lettera un cui passaggio è diventato molto famoso: “Se ha bisogno di un’attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese e in italiano sa dire solo ‘ti amo’, sono pronta a venire in Italia per lavorare con Lei”.
Rossellini accetta la proposta e affida alla Bergman il ruolo da protagonista nel film “Stromboli (Terra di Dio)” (1950) che, inizialmente, era destinato ad Anna Magnani, all’epoca, compagna del regista. Sul set, assediato dai paparazzi, Rossellini e la Bergman iniziano una relazione che desta estremo scandalo, in Italia e all’estero.
In seguito, Roberto Rossellini dirige la Bergman in altri film: “Europa ’51” (1952); un episodio di “Siamo donne” (1953); “Viaggio in Italia” (1954); “La paura” (1954); “Giovanna d’Arco al rogo” (1954).

Ingrid Bergman in tv

La Bergman lavora anche in televisione.
Nel 1960, vince un Emmy Award come attrice non protagonista in un episodio della serie antologica “Startime” (1959-1961).
Nel 1961, è protagonista del film per la tv “Twenty-Four Hours in a Woman’s Life”, per cui ottiene una nomination agli Emmy come miglior attrice.

Gli ultimi film di Ingrid Bergman

Tra gli ultimi film di Ingrid Bergman, ricordiamo: “Sinfonia d’autunno” (1978) di Ingmar Bergman, con Liv Ullmann, per cui ottiene una candidatura agli Oscar come attrice protagonista; il film per la televisione “Una donna di nome Golda” (1982) di Alan Gibson. Per questa interpretazione, l’attrice vince, postumo, un Emmy come miglior attrice.

Vita privata di Ingrid Bergman: matrimoni e figli

Nel 1937, Ingrid Bergman sposa Petter Lindström. Nasce la prima figlia, Pia Friedal. Quando, all’inizio degli anni Cinquanta, emerge la relazione dell’attrice con Rossellini, Lindström chiede il divorzio e ottiene l’affidamento della figlia.
Negli anni Quaranta, l’attrice intrattiene una breve relazione con il fotoreporter Robert Capa.
Nel 1950, la Bergman sposa Roberto Rossellini e dà alla luce il primo figlio della coppia, Roberto Rossellini jr, detto Robertino. Nel 1952, nascono le gemelle Isotta Ingrid e Isabella.

La morte di Ingrid Bergman

Nel 1960, la Bergman ottiene una stella sulla Walk of Fame di Hollywood.
Malata di tumore al seno, Ingrid Bergman muore a Londra il 29 agosto 1982, nel giorno del suo 67mo compleanno.
Prima della morte, l’attrice esprime il desiderio di non disperdere i suoi diari, le fotografie che ha realizzato e il suo enorme archivio personale. Anni dopo, i figli, coordinati dal regista Martin Scorsese, secondo marito di Isabella, affidano l’archivio alla Wesleyan University.

Luogo di nascita: Stockholm, Sweden
Data di nascita: 29/08/1915
Data di morte: 29/08/1982

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