Catherine Deneuve: tutti i film prodotti, biografia, filmografia completa

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manifesto cannes 2023 catherine deneuve in bianco e nero al mare sul set del film la chamade 1968

Oui, je suis Catherine Deneuve: breve biografia dell’attrice francese

Catherine Fabienne Dorléac, diventata famosa come Catherine Deneuve, è un’attrice francese, icona del Paese.
La Deneuve è figlia d’arte, nata dal matrimonio tra l’attore Maurice Dorléac e la doppiatrice Renée Deneuve. Anche la sorella maggiore, Françoise Dorléac, scomparsa in un incidente d’auto ancora molto giovane, era un’attrice.
La Deneuve debutta nel cinema con il nome di Catherine Dorléac, con un piccolo ruolo nel film “Les collégiennes” (1957). Dopo aver adottato il suo nome d’arte e qualche altro piccolo ruolo, grazie a Françoise la Deneuve conosce il regista Jacques Demy che le offre la sua prima parte da protagonista nel film “Les parapluies de Cherbourg” (1964), in cui recita anche l’attore italiano Nino Castelnuovo.

I migliori film di Catherine Deneuve diretti da grandi registi: Polanski, Buñuel, Truffaut…

Nel corso degli anni Sessanta, la Deneuve acquista notorietà, in Francia e all’estero. Nel 1964, lavora in Italia, con Pasquale Festa Campanile, nel film drammatico “La costanza della ragione”, con Enrico Maria Salerno e Sami Frey. Tra i migliori film con la Deneuve risalenti a questo periodo, ricordiamo: “Repulsion” (1965) di Roman Polanski; “Le creature” (1966) di Agnès Varda, con Michel Piccoli; “Bella di giorno” (1967), “Tristana” (1970), “La ragazza con gli stivali rossi” (1974) di Luis Buñuel; “La mia droga si chiama Julie” (1969) di François Truffaut, con Jean-Paul Belmondo; “La favolosa storia di pelle d’asino” (1970), ancora di Demy; “Notte sulla città” (1972) di Jean-Pierre Melville, con Alain Delon; “Fatti di gente perbene” (1974) di Mauro Bolognini; “Il mio uomo è un selvaggio” (1975) di Jean-Paul Rappeneau, con Yves Montand, per cui riceve la prima delle 14 nomination della sua carriera ai premi Cèsar; “Anima persa” (1977) di Dino Risi, con Vittorio Gassman; “La bandera – Marcia o muori” (1977) di Dick Richards, con Gene Hackman e Terence Hill; “Casotto” (1977) di Sergio Citti; “I soldi degli altri” (1978) di Christian de Chalonge, con Jean-Louis Trintignant; “A noi due” (1979) di Claude Lelouch, con Jacques Dutronc.

Catherine Deneuve: il primo César e “Miriam si sveglia a mezzanotte” con David Bowie

Negli anni Ottanta e Novanta, la maturità anagrafica della Deneuve accresce il fascino dell’attrice, che si conferma una protagonista del cinema internazionale: “L’ultimo metrò” (1980), ancora di Truffaut, con Gérard Depardieu, grazie a cui vince il primo César della carriera come attrice protagonista; “Codice d’onore” (1981) di Alain Corneau, con Yves Montand e ancora Depardieu; “Miriam si sveglia a mezzanotte” (1983) di Tony Scott, con Susan Sarandon e David Bowie; “Speriamo che sia femmina” (1986) di Mario Monicelli; “Indocina” (1992) di Régis Wargnier, per cui riceve la sua prima e, finora, unica nomination agli Oscar; “Ma saison préférée – La mia stagione preferita” (1993) di André Téchiné, con Daniel Auteuil; “I misteri del convento” (1995) di Manoel de Oliveira, con John Malkovich; “Place Vendome” (1998) di Nicole Garcia, che le vale la Coppa Volpi come miglior attrice a Venezia; “Le vent de la nuit” (1999) di Philippe Garrel.

Da “Dancer in the Dark” a “Le verità”: gli ultimi film di Catherine Deneuve

Per la Deneuve, gli anni Duemila iniziano con i musical: “Dancer in the Dark” (2000) di Lars Von Trier, con Björk; “8 donne e un mistero” (2002) di François Ozon, per cui riceve l’Orso d’Argento alla Berlinale e un premio agli European Film Awards, condivisi con il resto del cast femminile, in cui spiccano le colleghe Emmanuelle Béart, Isabelle Huppert, Ludivine Sagnier, Fanny Ardant e Virginie Ledoyen. Tra i migliori film della Deneuve del decennio: “Un film parlato” (2003), in cui ritrova il regista Manoel de Oliveira e il collega John Malkovich; “I re e la regina” (2004) di Arnaud Desplechin, con Mathieu Amalric ed Emmanuelle Devos; “I tempi che cambiano” (2004), ancora di Téchiné, nuovamente con Depardieu; “Racconto di Natale” (2008) di Arnaud Desplechin, in cui recita con la figlia Chiara Mastroianni; “Potiche – La bella statuina” (2010), dove viene diretta di nuovo da Ozon; “A testa alta” (2015) di Emmanuelle Bercot; “Dio esiste e vive a Bruxelles” (2015) di Jaco Van Dormael; “Quello che so di lei” (2017) di Martin Provost, con Catherine Frot.
Nel 2012, la Deneuve è la regina Cordelia nel film “Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà”, in cui l’amico Depardieu interpreta per la quarta volta il gallo Obelix dei fumetti di René e Goscinny.
Tra gli ultimi film di Catherine Deneuve, ci sono “L’adieu à la nuit” (2019) di André Téchiné e “Le verità” (2019), il primo film extra-giapponese del regista nipponico Kore-eda Hirokazu.
Catherine Deneuve lavora anche in televisione e partecipa a film e serie tv: “Princesse Marie” (2003) di Benoît Jacquot; la miniserie “Le relazioni pericolose” (2003); “Nip/Tuck” (2006).

I premi di Catherine Deneuve

Al Festival di Berlino 1998, l’attrice viene insignita dell’Orso d’Oro alla carriera.
Nel 2005 e nel 2008, a Cannes, la Deneuve riceve dei premi onorari. Nel 2013, le viene assegnato un European Film Award alla carriera.
Nel 2006, l’attrice è Presidente di giuria alla Mostra del Cinema di Venezia.
Nel 2023, la Deneuve è protagonista del manifesto ufficiale della 76ma edizione del Festival di Cannes.

La vita privata di Catherine Deneuve

Sul set del film “La cagna” (1972) di Marco Ferreri, la Deneuve lavora per la prima volta con l’attore italiano Marcello Mastroianni, con cui ha una lunga relazione. Nel 1972, nasce la loro unica figlia, Chiara, a sua volta attrice. Insieme, la Deneuve e Mastroianni recitano in altri film: “Niente di grave, suo marito è incinto” (1973), ancora di Demy; “Non toccare la donna bianca” (1974), diretti di nuovo da Ferreri.
La Deneuve ha anche un figlio maschio, Christian, nato nel 1963 dalla relazione con il regista Roger Vadim. L’attrice si è sposata nel 1965 con il fotografo britannico David Bailey, da cui ha divorziato nel 1972.
La Deneuve è ambasciatrice dei diritti umani per l’UNESCO.
Nel novembre 2019, l’attrice viene ricoverata in ospedale, vittima di una leggera ischemia cerebrale.

[Photo Credit: manifesto ufficiale del Festival di Cannes 2023. © Photo de Jack Garofalo/Paris Match/Scoop – Création graphique © Hartland Villa].

Luogo di nascita: Paris, France
Data di nascita: 22/10/1943

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