Jafar Panahi: note biografiche e filmografia completa

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Biografia di Jafar Panahi, regista iraniano

Jafar Panahi (11 luglio 1960, Meyaneh, East Azarbaijan) è un regista, attore e sceneggiatore iraniano, uno dei cineasti più influenti della New Wave cinematografica dell’Iran.
Nel corso della sua carriera, Panahi riceve riconoscimenti prestigiosi dalla critica specializzata di tutto il mondo e vince molti premi ai più prestigiosi festival del cinema internazionali, come Berlino e Venezia.
La passione di Panahi per il cinema nasce quando, ancora ragazzino, viene mandato dalle sorelle a vedere film, di nascosto dal padre, affinché li raccontasse anche a loro. Per le leggi islamiche vigenti in Iran, infatti, alle donne era proibito uscire di casa. In particolare, Panahi resta molto impressionato dal film “Ladri di biciclette” (1948) di Vittorio De Sica e dalla filmografia di un altro regista iraniano, Abbas Kiarostami.
Frequenta l’Istituto Kanoon, istituito per lo sviluppo intellettuale dei bambini e dei giovani adulti, dove ha la possibilità di vedere film con maggiore frequenza.
Qui, Panahi inizia a dedicarsi alla fotografia e alla realizzazione di cortometraggi.
All’inizio degli anni Ottanta, durante la guerra fra Iran e Iraq, viene reclutato come fotografo militare dall’esercito iraniano e, nel corso del conflitto, viene catturato dai curdi, che pure collaboravano con gli iraniani, e trattenuto per oltre due mesi.
Al termine della guerra, Panahi si iscrive al Collegio di Cinema e Televisione di Teheran e inizia a studiare cinematografia a livello professionale. In questo periodo, collabora come aiuto regista e realizza alcuni documentari.

I migliori film di Jafar Panahi, Leone d’Oro 2000 con “Il Cerchio”

Alla fine degli anni Ottanta, Jafar Panahi dirige alcuni documentari che vengono trasmessi sulla tv nazionale, cortometraggi (“I capi feriti”, la cui visione venne vietata a lungo; “L’amico”; “L’ultimo esame”) e un docu-film “The Second Look” (1988, che non viene diffuso fino al 1993).
Nel 1994, conseguita la laurea, Panahi lavora come assistente alla regia di Kiarostami, nel film “Sotto gli ulivi”.
L’esordio ufficiale di Panahi come regista di lungometraggi avviene con il film “Il palloncino bianco” (1995), premiato con la Caméra d’or al Festival di Cannes come miglior opera prima.
Ben presto, il regista diventa un protagonista del cinema internazionale. Tra i film più famosi di Panahi, ricordiamo: “Lo specchio” (1997), premiato con il Pardo d’Oro al Festival di Locarno; “Il cerchio” (2000), Leone d’Oro a Venezia; “Oro rosso” (2003), premio della giuria nella sezione Un certain regard del Festival di Cannes; “Offside” (2006), Orso d’Argento – Grand Prix della Giuria, in Berlinale; “Pardé” (2013), Orso d’Argento per la sceneggiatura, a Berlino; “Taxi Teheran” (2015), Orso d’Oro e premio FIPRESCI al Festival di Berlino; “Tre volti” (2018), premiato a Cannes per la migliore sceneggiatura; “Gli orsi non esistono” (2022), Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Gli arresti di Jafar Panahi e il divieto ventennale di dirigere film e viaggiare

Nel marzo 2010, Panahi viene arrestato per aver partecipato a proteste in difesa dei diritti umani, contro il regime iraniano. A maggio, dietro pagamento di cauzione, viene rilasciato.
Il 20 dicembre 2010, Jafar Panahi viene condannato a 6 anni di prigione e gli viene imposto un divieto di 20 anni di creare o dirigere film, scrivere sceneggiature, fornire qualsiasi forma di intervista con i media iraniani o stranieri e viaggiare, sia all’interno dell’Iran che all’estero.
Liberato ancora dietro cauzione, Panahi riesce comunque a realizzare il film “Taxi Teheran”, ma non può ricevere personalmente l’Orso d’Oro con cui viene premiato al Festival del Cinema di Berlino. La statuetta viene consegnata alla nipote, Hana Saeidi, che è fra gli attori del film.
Nel luglio 2022, Panahi viene privato ancora della libertà personale, per aver manifestato insieme a numerosi suoi colleghi a favore dei registi iraniani Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad, arrestati per aver protestato contro la violenza nei riguardi di civili in Iran.
Mentre si trova agli arresti, Panahi vince il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria a Venezia 2022 con il film “Gli orsi non esistono”. Il premio viene ritirato in sua vece dagli attori Mina Kavani e Reza Heydari.

Luogo di nascita: Mianeh, Iran
Data di nascita: 11/07/1960

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