Daniela Rocca: Biografia completa, filmografia completa, scheda Attrice

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Daniela Rocca è stata una bellissima e talentuosa modella, attrice e scrittrice, nata in uno dei quartieri più poveri della Sicilia, che ha trovato un fugace successo nel cinema italiano. Sebbene si fosse immaginata come scrittrice, partecipò a un concorso di bellezza, fu eletta Miss Catania nel 1953 e, dopo aver gareggiato per il titolo di Miss Italia, fece il suo debutto sul grande schermo nel 1954 ne «La Luciana».

Rocca è stata scritturata in film dell'orrore come «Caltiki, il mostro immortale» di Riccardo Freda (co-diretto da Mario Bava) e produzioni internazionali come «Austerlitz» di Abel Gance, ma il suo aspetto attraente la rendeva ideale per il genere péplum, apparendo in Fernando Cerchio «Giuditta e Oloferne», «Le legioni di Cleopatra» di Vittorio Cottafavi, «Il gigante della maratona» di Bruno Vailati (anch'esso co-diretto da Bava), «La regina delle Amazzoni» di Vittorio Sala e in particolare nel co -produzione co-diretta da Raoul Walsh e Bava, «Esther and the King», in cui interpreta l'adultera regina Vasti, che balla alla corte e termina la sua esibizione scoprendo i seni come atto di sfida al re Assuero e al industrie cinematografiche pudiche di quei giorni.

L'anno successivo il regista Pietro Germi decide di realizzare «Divorce Italian Style», commedia che denuncia il divieto di divorzio da parte della società italiana, pur essendo indulgente ai crimini passionali. Germi ha affidato a Rocca il ruolo della sua carriera a 24 anni. Quando ha accettato di interpretare una moglie poco attraente con un labbro superiore baffuto, è stato visto come un atto di grande coraggio per una giovane simbolo della bellezza mediterranea. Il film è diventato un successo internazionale, ha vinto il premio come miglior attrice all'Avellino Neorealism Film Festival e il film ha ricevuto l'Academy Award per la migliore sceneggiatura.

Ma Rocca si era perdutamente innamorata di Germi e quando lui la rifiutò, lei tentò il suicidio. Sebbene continuasse ad apparire nei film, nel 1963 era considerata inaffidabile e non ricevette offerte cinematografiche. È apparsa in «Behold a Pale Horse» di Fred Zinnemann nel 1964, ma cadde in uno stato di grave depressione. È guarita in un istituto psichiatrico, a Palermo. Nel 1978 Rocca rilascia un'intervista a Marco Bellocchio per il documentario «The Cinema Machine», in cui l'attrice dichiara di essere stata abbandonata dai suoi ex colleghi. "Hanno detto che ero pazzo, quando tutto quello che avevo era un esaurimento nervoso. Mi hanno mandato in ospedale. Ci è voluto molto tempo prima che i medici si rendessero conto che non ero arrabbiato e mi lasciassero andare".

Daniela Rocca ha trascorso gli ultimi anni della sua vita vicino a Catania, in una casa di riposo dove ha scritto i libri «Agente segreto con licenza di vivere», «Avvocato in affitto», «Condannato a morte», «Psicoanalisi, sogni e fantasie nascoste nella mente »e la raccolta di poesie« Ara ».

Simbolo tragico di una fama di breve durata nel cinema e di un amore non corrisposto, Rocca è stata oggetto di due omaggi letterari: il poeta argentino Juan Gelman ha dedicato all'attrice una poesia intitolata «Teoria di Daniela Rocca», e il 12 aprile 2016 Domenico Trischitta ha aperto il suo dramma in due atti «Quick Sands» al teatro Musco di Catania, basato sulla sua vita.

Luogo di nascita: Acireale, Italy
Data di nascita: 12/09/1937
Data di morte: 28/05/1995

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