“The Walking Dead”: i 6 migliori cliffhanger

L'ultimo episodio della sesta stagione della serie tv andato in onda pochi giorni fa è stato caratterizzato da un colpo di scena che ha lasciato di stucco i fan: aspettando la settima stagione, vediamo insieme alcuni tra i migliori finali aperti di "The Walking Dead".

“The Walking Dead”: i 6 migliori <em>cliffhanger</em>

LA PASSIONE DI “THE WALKING DEAD” PER I CLIFFHANGER

L’episodio conclusivo della sesta stagione della serie tv AMC THE WALKING DEAD andato in onda domenica scorsa negli USA e il 4 aprile in Italia ha suscitato reazioni contrastanti, eppure unite da un filo rosso: maledetti siano i cliffhanger, quei colpi di scena cesellati ad hoc per lasciare il pubblico col fiato sospeso fino a tempo indeterminato.
Da una parte, ci sono gli spettatori stanchi di sentirsi in ostaggio della curiosità per settimane o, addirittura, per mesi, come in questo caso (la nuova stagione del telefilm, infatti, riprenderà solo il 23 ottobre). Dall’altra, ci sono “i rassegnati del fiato sospeso”, quelli che ormai sanno che il modus operandi della serialità è questo e sono disposti a chiudere un occhio (anche uno e mezzo) sul reiterato meccanismo del finale–non finale.
Nel corso delle sei stagioni che, attualmente, compongono la serie tv ideata da Frank Darabont sulla base dell’omonima serie a fumetti creata da Robert Kirkman nel 2003, THE WALKING DEAD non ha esitato ad usare (se non ad abusare) del “fiato sospeso” e, puntualmente, i suoi estimatori non hanno potuto fare altro che precipitarsi nei meandri della Rete per cercare qualche indizio, qualche rivelazione rubata, qualche fan con la stessa ansia che fosse in grado di alleviare il tormento.

“THE WALKING DEAD”: 6 COLPI DI SCENA FONDAMENTALI

Dal 2010, anno del debutto della serie tv, a fronte di ben 83 episodi di apocalisse zombie, l’uso del cliffhanger è diventato parte integrante di THE WALKING DEAD solo nelle ultime tre stagioni, quando, forse, il pubblico ha iniziato ad allontanarsi dalla serie tv. In ogni caso, i momenti in cui lo spettatore si è sentito sulle spine non sono pochi, ma alcuni sono davvero memorabili: Nientepopcorn.it ha scelto per voi 6 tra i colpi di scena più significativi di tutta la storia di THE WALKING DEAD.
Inutile dirlo: occhio allo spoiler!

Il Dottor Jenner e Rick

Il Dottor Jenner e Rick

1. Il bisbiglio del Dottor Jenner
La prima stagione di THE WALKING DEAD è composta da soli 6 episodi: breve ma intensa, considerando che, ancora oggi, è quella che ha ricevuto le recensioni migliori. Nell’ormai lontano 2010, in maniera lungimirante, gli autori immaginavano che THE WALKING DEAD avrebbe avuto un prospero futuro. Per questo, l’episodio finale (TS-19) (spoiler!) vede i protagonisti fuggire dal laboratorio della Cdc (Center for Disease Control and Prevention) di Atlanta per sopravvivere all’autodistruzione innescata dal responsabile del centro, il Dottor Jenner (Noah Emmerich, THE TRUMAN SHOW, 1998). Prima di fuggire, Rick (Andrew Lincoln, LOVE ACTUALLY, 2003) stringe la mano a Jenner, che lo tira a sé per bisbigliargli qualcosa all’orecchio. Il messaggio viene rivelato solo nel finale della seconda stagione, quando Rick racconta al resto del gruppo che l’intera razza umana è affetta da un virus e che chiunque, morendo, è destinato a diventare uno zombie.

La fuga di Sophia

La fuga di Sophia

2. La fuga di Sophia e il proiettile sconosciuto
L’inizio della seconda stagione di THE WALKING DEAD (La strada da percorrere – What lies ahead) inaugura una tendenza ben precisa: nemmeno i bambini sono al sicuro. Il gruppo, infatti, è costretto a nascondersi in mezzo ad alcuni veicoli abbandonati per sfuggire ad un’orda di zombie “di passaggio”. Una bambina, Sophia (Madison Lintz, BOSCH), viene inseguita nel bosco da un walker. I fan non erano troppo affezionati a Sophia, ma il vizio di illudersi che i bambini siano al sicuro dalle manie omicide di uno sceneggiatore è difficile da sradicare. (Spoiler!) Mentre il gruppo cerca Sophia, Carl (Chandler Riggs, MERCY, 2014), figlioletto del protagonista Rick, viene ferito da un colpo d’arma da fuoco venuto dal nulla. Mentre il mistero di Carl viene risolto nella puntata successiva e il bambino riesce a salvarsi – grazie proprio alla famiglia del suo aggressore – Sophia rimane latitante per un po’, lasciando i fan con la speranza che sia viva. Attesa che va in frantumi nel settimo episodio (Muore la speranza – Pretty much dead already), quando viene trovata già trasformata in una non-morta.

La cattura di Daryl

La cattura di Daryl

3. La scomparsa di Beth e il rapimento di Daryl
In termini di cliffhanger, la terza stagione di THE WALKING DEAD va saltata a piè pari. È dalla quarta in poi, infatti, che gli sceneggiatori non possono più farne a meno. La puntata simbolo della nuova tendenza è la tredicesima (Solo – Alone), dove vengono lasciati in difficoltà non uno, ma due personaggi principali. (Spoiler!) Dopo essere sfuggita ad un attacco zombie, Beth (Emily Kinney, ARROW) viene rapita e Daryl (Norman Reedus, CODICE 999, 2016) la vede allontanarsi su un’auto sconosciuta. Inizia a cercarla disperatamente, ma viene catturato a sua volta. All’epoca della prima messa in onda dell’episodio, la reazione del pubblico è stata di immediata preoccupazione: Beth era ormai un personaggio principale e Daryl era notoriamente il fan-favorite per eccellenza. Più di una volta il fandom aveva minacciato la rivolta mediatica nel caso in cui il personaggio interpretato da Reedus fosse stato fatto fuori. Fortunatamente, gli autori hanno preso sul serio le minacce e Daryl si è salvato entro la fine della puntata. Al contrario, il destino di Beth è rimasto avvolto nel mistero fino al quarto episodio della quinta stagione (Il prezzo della salvezza – Slabtown), durante il quale si scopre che la ragazza è stata rapita da una comunità la cui aspirazione è ricostruire la società civile. Beth verrà uccisa durante il tentativo di liberazione: con inaspettato anticipo, la sua morte venne rivelata ai fan europei direttamente sulla pagina Facebook ufficiale di THE WALKING DEAD.

L'arrivo a Terminus

L’arrivo a Terminus

4. Il disastroso Terminus
L’episodio finale della quarta stagione di THE WALKING DEAD (A) è un punto di non ritorno. Da qui in poi, infatti, il colpo di scena sospeso è praticamente d’obbligo. Per tutta la quarta stagione i protagonisti seguono le rotaie abbandonate verso Terminus, un’oasi di salvezza che richiama a sé i sopravvissuti con cartelli lasciati lungo la linea ferroviaria. È proprio nell’ultimo episodio (mossa che lascia presagire fortemente un cliffhanger) che tutti i personaggi giungono a destinazione. (Spoiler!) La situazione crolla tragicamente negli ultimi minuti, quando i protagonisti vengono rinchiusi, in attesa del loro destino. Qui, tra disperazione e rabbia, Rick chiude la puntata dicendo che: “Si sentiranno veramente stupidi, quando scopriranno che se la sono presa con la gente sbagliata”. Allo spettatore viene lanciata una boa di speranza, ma la situazione in cui si trovano i protagonisti rimane critica al punto giusto. Nel primo episodio della quinta stagione (Preda e cacciatore – No Sanctuary) il gruppo riesce a liberarsi grazie ad un’orda di zombie che invade Terminus.

Nicholas e Glenn assediati dagli zombie

Nicholas e Glenn assediati dagli zombie

5. Glenn è morto? E Rick?
La sesta stagione di THE WALKING DEAD si piazza, senza ombra di dubbio, nell’Olimpo dei cliffhanger. L’efficacia di un finale sospeso si misura nella reazione del pubblico o, per meglio dire, nella sua follia post-episodio e il quinto (Thank you – Grazie) ha aperto le porte al parossismo. (Spoiler!) Nel terzo episodio della sesta stagione, infatti, Glenn (Steven Yeun, I ORIGINS, 2014) si ritrova circondato da un’orda di zombie insieme a Nicholas (Michael Traynor, HOMEFRONT, 2013), che decide di uccidersi. Glenn viene trascinato dal cadavere di Nicholas in mezzo agli walker e l’ultima immagine è il suo urlo silenzioso mentre gli zombie iniziano a maneggiare carne e intestini. Nel frattempo, migliaia di walker circondano anche Rick e una suggestiva ripresa dall’alto gli lascia poche speranze di fuga. Il pensiero collettivo è percorso dal panico: uno dei due deve morire, sarebbe improbabile che riescano a sopravvivere entrambi. Ma le regole della realtà non si adattano alle serie tv, ed entrambi, in tempi diversi, tornano in scena, dimostrando di essersi salvati (Rick nel quinto episodio Adesso – Now, Glenn nel settimo, Non lasciare che muoia – Heads up).

Negan sta per scegliere la sua vittima

Negan sta per scegliere la sua vittima

6. Negan il distruttore
L’episodio finale della sesta stagione di THE WALKING DEAD è andato in onda negli Stati Uniti domenica sera e già lunedì mattina il web impazzava di teorie e suggestioni sul colossale cliffhanger che si risolverà solo tra 6 lunghissimi mesi, quando verrà messa in onda la prima puntata della settima stagione. Nell’episodio L’ultimo giorno sulla Terra – The last day on Earth è stato introdotto Negan, il cattivo che tutti i fan del fumetto di The Walking Dead stavano aspettando. L’attesa è stata snervante: prima delle riprese, era stato annunciato l’arrivo nel cast di Jeffrey Dean Morgan (WATCHMEN, 2009) nel ruolo di Negan. Lungo tutta la sesta stagione, gli sceneggiatori hanno sparpagliato indizi della sua comparsa. Nel finale, quando ormai in molti disperavano di vederlo in azione, Negan è arrivato davvero, mettendo subito le cose in chiaro (spoiler!). Dopo che i protagonisti vengono catturati e messi in ginocchio dai suoi scagnozzi, Negan fa la sua entrata e stabilisce immediatamente lo status quo: per insegnare al gruppo “la lezione”, farà conoscere ad uno di loro Lucille, la sua mazza ricoperta di filo spinato. Con un ansiogeno ambarabàciccìcoccò, Negan punta l’arma contro tutti i protagonisti, concludendo la conta con la mazza puntata verso la cinepresa, togliendo al pubblico il privilegio di conoscere la sua vittima, come se il vero bersaglio fossero gli spettatori. E così è, in effetti. Appena prima di colpire l’invisibile malcapitato, Negan parla al pubblico quando dice: “Potete piangere. Sì, eccome se piangerete”. Le interpretazioni dei fan sono innumerevoli: in Rete, proliferano le testimonianze di chi ha provato a rallentare l’audio o di chi ha calcolato l’altezza della vittima con angoli e formule matematiche, per stabilire chi, nel gruppo, è caduto sotto i colpi di Lucille. L’unica cosa di cui ogni spettatore è certo è che, quando si ha a che fare con THE WALKING DEAD, ogni supposizione è carta straccia e anche i riferimenti presenti nel fumetto originale potrebbero non essere rispettati. La risposta arriverà ad ottobre. L’amo è stato lanciato e l’esca attende.

[Nella foto, Jeffrey Dean Morgan nei panni di Negan, nell’ultimo episodio della sesta stagione di THE WALKING DEAD]

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