“The One Percent”: Iñárritu e gli altri. Ovvero, quando i registi cinematografici scelgono la tv

Con "The One Percent", il premio Oscar Alejandro Gonzalez Iñárritu è solo l'ultimo di una schiera di cineasti che ha deciso di dedicarsi alla serialità tv: aspettando il ritorno di Lynch e Fincher, vediamo altri 5 grandi nomi del cinema amanti del piccolo schermo.

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“The One Percent”: Iñárritu e gli altri. Ovvero, quando i registi cinematografici scelgono la tv

“THE ONE PERCENT”: ANCHE IÑÁRRITU CEDE AL FASCINO DELLE SERIE TV

Se il suo nuovo progetto dovesse andare finalmente in porto, il regista e sceneggiatore premio Oscar Alejandro Gonzalez Iñárritu sarebbe solo l’ultimo dei cineasti internazionali a cedere al fascino delle serie tv: nel 2014, il canale Starz aveva annunciato di aver affidato al regista messicano la creazione, la sceneggiatura e la direzione di alcune puntate di una serie tv in 10 episodi, intitolata THE ONE PERCENT. Iñárritu si è messo subito al lavoro, insieme ad Alexander Dinelaris Jr., Nicolás Giacobone e Armando Bo, già suoi collaboratori ai tempi di BIRDMAN (2014).
Nel corso dei mesi, però, insormontabili divergenze hanno diviso le strade di Iñárritu e Starz, interrompendo i lavori: in particolare, Starz contestava al regista la volontà di girare la serie tv rispettando l’ordine cronologico degli eventi narrati. Tale procedura, alla base delle grandi difficoltà di produzione incontrate anche durante le celebri riprese di REVENANT (The Revenant, 2015), comporta un notevole incremento del budget, così Starz ha deciso di abbandonare la produzione.
Stando a quanto riportato dal sito americano Deadline, però, nulla sembra definitivamente perduto: lo studio di produzione MRC, che ha già collaborato con Iñárritu ai tempi del film BABEL (2006), ha preso in carico il progetto, per proporlo ad altri distributori. A meno di nuovi colpi di scena, perciò, THE ONE PERCENT si farà.
Incentrata su una famiglia del Midwest rurale che tenta di sfuggire alla rovina economica della propria fattoria, la serie tv THE ONE PERCENT rinnoverà la collaborazione tra Iñárritu e il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki, che, proprio grazie a due film del regista di Città del Messico, REVENANT e BIRDMAN, è stato premiato con due dei tre Oscar vinti finora.
Nel cast della serie tv, Greg Kinnear (LITTLE MISS SUNSHINE, 2006) è subentrato a Ed Helms per interpretare il protagonista, Alfred Murphy, mentre  l’attrice Hillary Swank (MILLION DOLLAR BABY, 2004) è stata confermata nel ruolo femminile principale, Laura Murphy.

QUANDO I REGISTI CINEMATOGRAFICI SCELGONO LA TV

Oltre a quello di Iñárritu, aspettiamo con curiosità anche i debutti televisivi dei Fratelli Coen (la serie tv western THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS, prodotta dalla Annapurna Television), di Nicolas Winding Refn (TOO OLD TO DIE YOUNG) e di Spike Lee (SHE’S GOTTA HAVE IT, in uscita nel 2017 su Netflix), nonché il ritorno di David Lynch (TWIN PEAKS, in arrivo tra qualche settimana)  e David Fincher (MINDHUNTER).
Quali sono, finora, i più celebri esempi di cineasti che hanno ceduto al fascino del piccolo schermo, firmando serie tv di successo? Nientepopcorn.it ve ne propone ben 5.

  • Alfred Hitchcock Presenta
    8.9/10 20 voti
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    Alfred Hitchcock

    Sir Alfred Hitchcock è stato tra i primi registi cinematografici a intuire le potenzialità narrative del mezzo televisivo e, grazie alla sua lungimiranza, ha dato vita a una delle serie tv più note della storia, ALFRED HITCHCOCK PRESENTA. Le prime 7 stagioni, composte da un numero di episodi della durata di circa mezz’ora che va da 36 a 39, sono andate in onda dal 1955 al 1962. Parzialmente trasmesse anche in Italia a partire dal ’59, sono diventate celebri non solo per il gusto per l’assurdo che le caratterizza, ma anche per le note introduzioni a opera dello stesso Hitchcock (con la celebre battuta: “Signore e signori, buonasera”), affezionato al fatto di comparire brevemente in tutti i suoi film, e per la partecipazione di volti del cinema, come Peter Lorre, Steve McQueen e Peter Falk. Dal 1985 al 1989, diversi anni dopo la scomparsa di Hitchcock, avvenuta nel 1980, sono state realizzate 4 nuove stagioni: tra le star di questo nuovo ciclo, annoveriamo John Huston, Tippi Hedren e Kim Novak. Intanto, nel 1962, Hitchcock aveva dato vita a un’altra serie televisiva, L’ORA DI HITCHCOCK, una sorta di sostituta della precedente, con episodi lunghi quasi il doppio, della durata di circa un’ora, per l’appunto.

  • The Knick
    8.0/10 83 voti
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    Steven Soderbergh

    Il regista premio Oscar Steven Soderbergh ha inaugurato la sua carriera televisiva nel 1993, dirigendo un paio di episodi della serie tv FALLEN ANGELS. In seguito, ha diretto 10 episodi di K STREET ed entrambe le due stagioni di THE KNICK, la serie tv che, ispirata alla vita e alla carriera del celebre chirurgo americano William S. Halstead, racconta in maniera decisamente originale lo sviluppo della medicina moderna nella New York dei primi del Novecento. Tra le esperienze televisive di Soderbergh, ricordiamo anche il film prodotto dalla HBO (e, poi, distribuito nelle sale cinematografiche) DIETRO I CANDELABRI (Behind the Candelabra, 2013), premiato con due Golden Globe, quelli per il Miglior Film Tv e per il Miglior Attore Protagonista, quest’ultimo assegnato a Michael Douglas, autore di un’eccellente performance nel ruolo del famoso pianista e cantante Liberace.

  • The Young Pope
    8.1/10 192 voti
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    Paolo Sorrentino

    Con la co-produzione internazionale THE YOUNG POPE, che ha coinvolto Italia, Francia e Stati Uniti, nel 2015 il regista da Oscar Paolo Sorrentino si è dedicato per la prima volta a una produzione televisiva, ottenendo positivi responsi di critica e pubblico sia in patria, dove la prima stagione della serie tv ambientata in Vaticano è andata in onda a fine 2016, che oltreoceano, dove è stata trasmessa da HBO all’inizio del 2017, suscitando reazioni entusiaste. Grazie alle eccellenti interpretazioni di un cast poliedrico (Silvio Orlando, Diane Keaton, Xavier Camara), su cui spicca quella di Jude Law, alias Lenny Belardo/Pio XIII, primo pontefice nordamericano della storia della Chiesa, THE YOUNG POPE ha adattato alla formula televisiva il Sorrentino-pensiero, diluendolo sulla lunga distanza: i primi 10 episodi della serie tv trasudano l’ironia e l’estetica del cineasta napoletano, che, intanto, è già al lavoro sulla sceneggiatura della seconda stagione.

  • Sense8
    Sense8
    2015
    8.1/10 246 voti
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    Wachowski

    Reduci da alcuni sonori flop cinematografici come JUPITER ASCENDING (2015), le sorelle Wachowski, Lana e Lilly, hanno ritrovato il proprio smalto con la loro prima esperienza sul piccolo schermo, la serie tv originale Netflix SENSE8, di cui sono creatrici, insieme a J. Michael Straczynski, e di cui hanno curato regia e sceneggiatura. Mixando sci-fi, action, thriller e drama e caratterizzando in maniera molto accattivante gli 8 protagonisti, le Wachowski hanno dato vita a una storia multiculturale, transgender, profondamente empatica. Dopo lo speciale natalizio del 2016, la seconda stagione di SENSE8 (10 episodi) sarà pubblicata su Netflix il 5 maggio 2017.

  • Minority Report
    5.3/10 6 voti
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    Steven Spielberg

    A voler essere pignoli, la carriera di Steven Spielberg è iniziata prima in tv che al cinema: il film per la televisione DUEL, infatti, ispirato a un racconto di Richard Matheson, che ne curò anche la sceneggiatura, risale al 1971, mentre il suo primo lungometraggio cinematografico, SUGARLAND EXPRESS, è del ’74. Ma Spielberg ha iniziato a dirigere episodi di serie tv targate Universal fin dal 1969 (MISTERO IN GALLERIA, MARCUS WELBY, COLOMBO), quando era poco più che ventenne e si era dilettato dietro una macchina da presa perlopiù con qualche cortometraggio. Tra l’altro, la sua avventura catodica è particolarmente complessa: in qualità di produttore, infatti, Spielberg ha finanziato finora almeno 12 serie televisive (di alterno successo), tra cui UNITED STATES OF TARA, BAND OF BROTHERS, UNDER THE DOME, MINORITY REPORT e TAKEN, senza dimenticare serie animate Warner Bros. come ANIMANIACS  e MIGNOLO E PROF (grazie a cui ha vinto un Emmy Award), mentre la sua attività accreditata nelle vesti di regista televisivo, da trent’anni a questa parte, si riduce a un paio di episodi di STORIE INCREDIBILI, risalenti al 1985. La terza stagione di una delle sue ultime produzioni, FALLING SKIES, andrà in onda in Italia, su FOX, a partire dal 10 marzo.

[Nella foto: Iñárritu e Leonardo DiCaprio sul difficile set di REVENANT]

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