“I Simpson”, una storia lunga più di 30 anni

'I Simpson' è la serie tv americana attualmente in attività più longeva della storia della televisione. Ecco alcune curiosità sui famosi cartoni animati.

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“I Simpson”, una storia lunga più di 30 anni

[Articolo aggiornato il 17 novembre 2020]

“I Simpson” fanno… 30!

I SIMPSON (The Simpsons, 1989-) hanno tagliato il traguardo della trentesima stagione. Il nuovo ciclo di storie, trasmesse a cadenza settimanale, è composto da 21 episodi e il primo ha debuttato il 30 settembre 2018, sul canale statunitense FOX.

Più di 30 anni di Simpson

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I Simpson nel 1987

La famosa sitcom a cartoni animati creata da Matt Groening e James L. Brooks è nata nel 1987. Quando Groening e Brooks diedero vita alla famiglia gialla più famosa della tv, Homer Simpson & C. avevano un aspetto un po’ diverso da quello che conosciamo ormai bene ed erano i protagonisti di brevi sketch animati della durata di un minuto circa che venivano inseriti negli intermezzi pubblicitari di un popolare show televisivo. Nel dicembre 1989, debuttò la prima stagione della serie regolare, composta da episodi di circa trenta minuti ciascuno.

  • I Simpson
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    La vita a Springfield

    In un’esistente cittadina di Springfield (negli U.S.A., esistono più di 30 luoghi con questo nome), nello stato del North Takoma (?) , a otto miglia da Toontown (??), dominata dal profilo di una instabile centrale nucleare, vivono Homer Simpson, la moglie Marge e i loro tre figli, Bart, Lisa e Maggie.
    I Simpson sono il ritratto della tipica famiglia americana di epoca post-reaganiana: casa di proprietà in un placido quartiere residenziale, utilitaria datata nel vialetto, qualche problema economico di troppo, cane (Piccolo aiutante di Babbo Natale), gatto (Palla di Neve) e, per la prima volta nella storia della serialità, tv perennemente accesa davanti al divano di casa, come un nuovo focolare.
    Groening ha affermato che questa Springfield è uguale a qualsiasi altra cittadina degli Stati Uniti, ma che è ancora più uguale a qualsiasi cittadina dell’Oregon, lo Stato in cui è cresciuto.

I personaggi de “I Simpson”

In questa anonima città, vivono centinaia di persone di diversa etnia, religione, estrazione sociale e professione. Considerando sia i volti ricorrenti che quelli secondari, dall’Uomo dei Fumetti a Disco Stu, passando per Grattachecca & Fichetto e Krusty il Clown,  attualmente i personaggi dei SIMPSON sono circa 160. Nel corso delle stagioni, non sono mancate le dipartite, sia naturali che accidentali, come quella della moglie di Ned Flanders. La morte, infatti, è uno degli argomenti affrontati spesso dalla serie e non solo durante i famosi speciali annuali di Halloween.

“I Simpson”: uno schermo per guardare il mondo

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Le predizioni de “I Simpson”: Trump alla presidenza degli U.S.A.

Scuola, bar, commissariato di polizia, chiesa battista, casa di riposo, mall e comunità redneck: la Springfield dei Simpson è una rappresentazione semplificata ma estremamente efficace della provincia americana, ma è anche una metafora dell’intera società globalizzata, legata ai beni di consumo e alla cultura dell’apparire.
Le differenze etnografiche e le idiosincrasie dei vari personaggi sono il vero motore della serie tv e le loro umanissime contraddizioni le forniscono il carburante. Homer, per esempio, è un beone stolido e scansafatiche che, quando non tenta di strangolare Bart al grido di “Brutto bacarospo!”, si dimostra un padre inaspettatamente affettuoso e comprensivo.
Da oltre 30 anni, I SIMPSON sono uno schermo originale attraverso cui osservare il mondo e i suoi cambiamenti. In molte occasioni, la fantasia degli sceneggiatori ha intercettato così bene i mutamenti internazionali da predirne alcuni. Tra i vaticini più famosi, c’è  quello che vede Donald Trump eletto Presidente degli Stati Uniti (Bart al futuro, ep. 17, stagione 20, andata in onda nel marzo 2000).

Una delle serie tv più famose della storia della tv

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Una folta rappresentanza del cast de “I Simpson”

Nel corso degli anni, la serie tv I SIMPSON è diventata un fenomento mediatico mondiale, con un film distribuito nei cinema (I SIMPSON – IL FILM, 2007), una stella sulla Walk of Fame di Hollywood, la vittoria di un Golden Globe e di più di 30 Emmy Awards, molti dei quali sono andati a un paio di doppiatori storici. Si tratta di Dan Castellaneta, voce originale di Homer Simpson, e del versatile Hank Azaria, che, nella versione americana, ha doppiato numerosi personaggi de I SIMPSON, come il Commissario Winchester, il barista Moe/Boe e il commerciante indiano Apu.
In questo momento, forte dei suoi quasi 700 episodi complessivi, I SIMPSON è la serie tv americana più longeva attualmente in corso. Nel 2016, la FOX ha rinnovato la produzione della sitcom per altre due stagioni, la 29 e, appunto, la 30 che, ad oggi, può essere considerata l’ultima. Infatti, non sappiamo ancora se, dopo il 2019, ne verranno realizzate di nuove.
Intanto, Groening ha creato altre due serie tv, la fantascientifica FUTURAMA (1999-2013) e il fantasy DISINCANTO (Disenchantment, 2018-, prodotta da Netflix).

“I Simpson”: di cosa parla il cartone animato?

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Lo spirito dissacrante de “I Simpson”

I SIMPSON hanno debuttato in Italia sulla Fininvest (ora, Mediaset) nel 1991, in seconda serata e con cadenza settimanale, stravolgendo alcuni canoni consolidati della tv. In maniera inedita per il nostro Paese, infatti, un cartone animato seriale veniva considerato alla stregua di un telefilm per adulti e come tale veniva indicato nelle guide televisive di quegli anni.
Lo spirito caustico e dissacrante de I SIMPSON incise immediatamente sul costume italiano. Nell’immediato, la serie animata venne tacciata di volgarità e immoralità. La sfacciata onestà dei protagonisti e i loro comportamenti senza filtro misero in discussione il perbenismo diffuso, creando un nuovo linguaggio televisivo, antidisneyani e anti-Hanna & Barbera come nessun altro prima di allora.
Nel saggio Le anime disegnate (Minimum Fax, 2005), Luca Raffelli li definisce: “Totali. Stupendi. Epocali. Partendo dalla volontà di scandalizzare. Entrando come ragazzini pestiferi e geniali nella grande produzione, conquistando il teleschermo rimanendo fedeli alle proprie radici underground, che prevedono la risata come elemento di rottura, rivelatore di verità altrimenti nascoste”.

Un meccanismo narrativo collaudato: ospiti famosi e citazioni de “I Simpson”


La demitizzazione dei media e dei meccanismi del successo è sempre stato uno degli obiettivi principali delle complesse sceneggiature della serie. La struttura-tipo di ogni episodio contiene una trama principale che si disvela solo dopo diversi minuti e che viene anticipata e seguita da uno o più sottoracconti che suggeriscono premesse e sviluppi potenzialmente infiniti. Le vicende sono arricchite da numerose citazioni di varia provenienza e da centinaia di ospiti famosi che si sono prestati a doppiare alcuni personaggi originali della serie o la propria versione simpsonizzata. Danny DeVito, Dustin Hoffman, Ringo Starr, Mick Jagger, Magic Johnson, Michael Jackson, Liz Taylor, Barry White, gli Aerosmith, Buzz Aldrin, Meryl Streep e Kirk Douglas sono solo alcuni di grandi nomi ospitati dalla serie nel corso di 29 stagioni.

“I Simpson” nella vita reale

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Le famose ciambelle di Homer

In breve tempo, campeggiando al di fuori degli schermi su qualsiasi tipo di prodotto, dalle t-shirt ai cereali per la colazione, e invadendo il mondo reale con gli oggetti ricorrenti della serie tv (birra, ciambelle, minimarket…), le riconoscibilissime facce gialle de I SIMPSON sono diventate particolarmente familiari, ai piccoli e, soprattutto, ai grandi, in grado di cogliere più facilmente i molteplici riferimenti e le battute caustiche della serie. Con l’avvento dei telefoni portatili, la melodia della sigla de I SIMPSON composta da Danny Elfman è diventata una delle suonerie più diffuse sui cellulari italiani. Perfino il motto di Bart Simpson (“Ciucciati il calzino!”) e le esclamazioni tipiche di Homer (“D’oh!” e “Mitico!”) sono diventati di uso comune nel lessico nazionale.

I doppiatori italiani de “I Simpson”

Il cast di doppiatori italiani dei personaggi principali de I SIMPSON è rimasto praticamente immutato fino al 2012, finché, per via di alcune divergenze contrattuali, Ilaria Stagni (Bart) e Liù Bosisio (Marge Simpson) hanno abbandonato la produzione, sostituite da Gaia Bolognesi e Sonia Scotti. Poco tempo dopo, lo storico doppiatore di Homer, Tonino Accolla, è morto, lasciando il posto a Massimo Lopez. Del gruppo originale, resta Monica Ward (Lisa).

Fonti consultate

SimpsonsWiki.

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